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3 Dicembre 2020

Ligabue svela di aver pensato di smettere con la musica

Allʼapice della sua carriera, intorno al '99, in preda ad una crisi dovuta all'eccessiva mole di successo meditò di smettere una volta per tutte con la musica.

Il 2020 ha stravolto tutto e tutti.

Compreso il Liga, che proprio quest'anno avrebbe dovuto (e voluto, soprattutto) festeggiare i suoi 30 anni di carriera con il proprio pubblico.

Ma a mettergli i bastoni tra le ruote, evidentemente, ci ha pensato il coronavirus.

Come si suol dire, però, non tutti i mali vengono per nuocere: chiuso nella propria casa, durante i mesi di lockdown, ha approfittato di tutto quel tempo per voltarsi indietro e ricordare il passato.

E così, dopo qualche mese di lavorazione, è nato “77+7”, un doppio disco che racchiude i suoi più grandi successi e altre sette canzoni nuove, in uscita venerdì 4 dicembre nei digital stores ed in radio.

Il cantante di Correggio, durante la presentazione del disco che ha fatto al sito Tgcom24, ha scavato a fondo nel suo passato, ed ha svelato – per la prima volta – di aver pensato, nel 1999, di mettere un punto definitivo alla sua carriera musicale: "avevo pensato di smettere perché non ero preparato a quella mole di successo, e ad essere raccontato come non sono da così tante persone. Anche chi mi conosceva bene aveva iniziato a parlarmi in maniera diversa, parlava all'immagine che aveva di me", ha raccontato il Liga.

Ma la crisi, fortunatamente, dura relativamente poco: "credo che sia una situazione che capiti a quasi tutti gli artisti, qualcuno non ci fa caso mentre per altri diventa un problema. Decisi di andare avanti perché non potevo fare a meno dei concerti", dice Luciano.

Tra i vari brani del nuovo doppio disco vi è anche il primo duetto femminile del Liga: è la voce di Elisa Toffoli.

"Quando proposi 'Gli ostacoli del cuore' ad Elisa – spiega Ligabue, riferendosi al brano uscito nel 2006 – preparai anche 'Volente o Nolente' come paracadute. C'è un'eco di attualità, parla dei desideri di due persone costrette a restare separate".

La voce di Correggio conclude, ironicamente, raccontando che nel cassetto custodisce ancora gelosamente tante “chicche” che, forse, prima o poi ci farà ascoltare, “ma anche tante cose brutte che, per fortuna, non ho mai pubblicato”.

 

@Mattia Porcu