Il 2020 ha stravolto tutto e tutti.
Compreso il Liga, che proprio quest'anno avrebbe dovuto (e voluto, soprattutto) festeggiare i suoi 30 anni di carriera con il proprio pubblico.
Ma a mettergli i bastoni tra le ruote, evidentemente, ci ha pensato il coronavirus.
Come si suol dire, però, non tutti i mali vengono per nuocere: chiuso nella propria casa, durante i mesi di lockdown, ha approfittato di tutto quel tempo per voltarsi indietro e ricordare il passato.
E così, dopo qualche mese di lavorazione, è nato “77+7”, un doppio disco che racchiude i suoi più grandi successi e altre sette canzoni nuove, in uscita venerdì 4 dicembre nei digital stores ed in radio.
Il cantante di Correggio, durante la presentazione del disco che ha fatto al sito Tgcom24, ha scavato a fondo nel suo passato, ed ha svelato – per la prima volta – di aver pensato, nel 1999, di mettere un punto definitivo alla sua carriera musicale: "avevo pensato di smettere perché non ero preparato a quella mole di successo, e ad essere raccontato come non sono da così tante persone. Anche chi mi conosceva bene aveva iniziato a parlarmi in maniera diversa, parlava all'immagine che aveva di me", ha raccontato il Liga.
Ma la crisi, fortunatamente, dura relativamente poco: "credo che sia una situazione che capiti a quasi tutti gli artisti, qualcuno non ci fa caso mentre per altri diventa un problema. Decisi di andare avanti perché non potevo fare a meno dei concerti", dice Luciano.
Tra i vari brani del nuovo doppio disco vi è anche il primo duetto femminile del Liga: è la voce di Elisa Toffoli.
"Quando proposi 'Gli ostacoli del cuore' ad Elisa – spiega Ligabue, riferendosi al brano uscito nel 2006 – preparai anche 'Volente o Nolente' come paracadute. C'è un'eco di attualità, parla dei desideri di due persone costrette a restare separate".
La voce di Correggio conclude, ironicamente, raccontando che nel cassetto custodisce ancora gelosamente tante “chicche” che, forse, prima o poi ci farà ascoltare, “ma anche tante cose brutte che, per fortuna, non ho mai pubblicato”.
@Mattia Porcu