Si celebra oggi, 1° dicembre, la Giornata Internazionale contro l'AIDS, per commemorare tutte le vittime di questa malattia ma anche coloro che col loro impegno scientifico, sociale e politico hanno permesse un importante aumento dell'accesso alle cure, nonché ai servizi di prevenzione.

L'idea della Giornata mondiale contro l'AIDS ebbe origine al Summit mondiale tenuto dai ministri della sanità, nel 1988, in merito ai programmi per la prevenzione dell'AIDS.

Si stima che dal 1981 questa malattia abbia mietuto oltre 25 milioni di vittime, divenendo, tristemente, una delle epidemia più mortali e distruttive della storia.

Nonostante negli ultimi anni le cure, e l'accesso alle stesse, sia notevolmente migliorato, l'AIDS continua ad uccidere: solo nel 2005 si sono contate circa 3 milioni di vittime, 570mila delle quali erano bambini.

Dal 2005, ogni anno, il Comitato Direttivo Globale della Campagna Mondiale contro l’AIDS sceglie un tema specifico: quest'anno il tema scelto è “Solidarietà globale, responsabilità condivisa”; ovviamente la riflessione e l'attenzione non poteva che ricadere sull'impatto che la pandemia ha avuto a livello globale.

Il Covid-19 ha, di nuovo, messo in luce come sia necessario ripensare il sistema di tutela della salute dell'individuo e della collettività tutta: è indubbio che si sia dimostrato, inequivocabilmente, inadeguato per affrontare con forza ed efficacia la diffusione dell'Hiv, ieri, e, oggi, del Sars-Cov-2.

@Mattia Porcu