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27 Novembre 2020

Covid, messa di Natale anticipata di qualche ora: il Governo tratta con la Cei

Boccia: "Gesù bambino può nascere prima". E mentre l’opposizione attacca, anche il vescovo di Monreale dà il suo via libera

Natale è ormai alle porte. Ma per ovvie ragioni, non sarà un 25 dicembre come tutti gli altri. L’emergenza sanitaria continua a spaventare e il Governo cerca di limitare costantemente i danni. A quanto pare, anche andando a modificare l’orario della messa natalizia, cercando di evitare le tensioni tra le parti.

L’obiettivo del Governo è di anticiparla di qualche ora, in modo da non mettere a rischio il coprifuoco serale delle 22. Sul tema, Francesco Boccia, ministro degli Affari Regionali e le Autonomie, si è espresso con queste parole: «Lo dico da cattolico, non è un’eresia far nascere Gesù bambino due ore prima e immaginare di anticipare di un paio d’ore le messe. Lo sarebbe semmai non occuparci dei malati e dei bisognosi. È quello che ci ha insegnato Papa Francesco».

Frasi che hanno fatto discutere, ma soprattutto che hanno scatenato i leader dell’opposizione. “Ma occupatevi di cose serie, e non rovinate il Natale almeno ai bambini” ha cinguettato prontamente Matteo Salvini. “Boccia decide a che ora può nascere Gesù, rilascia patenti di ortodossia cristiana e scomunica gli eretici. Siamo a un passo dalla Chiesa di Stato modello cinese?” è stata invece la provocazione lanciata dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Quest’ultimo ha chiesto anche allo stesso ministro Boccia di chiedere scusaimmediatamente per la ridicola superficialità che accompagna le sue affermazioni”.

Se da una parte, allora, tuona l’opposizione, dall’altra Michele Pennisi, vescovo di Monreale, dà il suo via libera all’idea del Governo. “Non c'è nulla di strano ad anticipare la messa di Natale di due ore. Vorrei dire a Boccia che il problema non è l'orario, ma semmai il rispetto delle regole. E noi le regole le rispettiamo. Già in Vaticano il Papa celebra due ore prima, e la Vigilia di Natale nelle parrocchie c'è già chi celebra la sera alle diciotto. Dov'è il problema? Non ne farei un dramma”.

In un’intervista rilasciata da Repubblica poi, il vescovo ha anche aggiunto: “Mi sento di dire che se il governo avanzasse questa richiesta la Cei non avrebbe problema a recepirla. Ripeto: la messa di mezzanotte non è un tabù intoccabile”.

 

@Roberto Piras