News

25 Novembre 2020

Stop alla violenza sulle donne “Domanda agiudu. Tzerria!”

Parlano anche cagliaritano le locandine che troveranno spazio nelle farmacie, edicole, librerie, negozi e supermercati, per ricordare alle donne vittime di violenza che per chiedere aiuto basta una telefonata

Con l'arrivo nelle attività commerciali le locandine coi numeri da contattare per chiedere aiuto, nasce a Pirri la Commissione speciale Pari Opportunità della Municipalità.

“Domanda agiudu. Tzerria!”. Parlano anche cagliaritano le locandine che troveranno spazio nelle farmacie, edicole, librerie, negozi e supermercati, per ricordare alle donne vittime di violenza che per chiedere aiuto basta una telefonata.

Iniziata nei mesi scorsi tra mille difficoltà generate dalla pandemia da Covid-19, la campagna di sensibilizzazione della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari si intensifica. E con l'impegno in prima linea delle Commissioni Politiche sociali e Attività produttive della Municipalità di Pirri, da questo pomeriggio prosegue con la distribuzione di materiale informativo sul 1522, il Numero Verde nazionale antiviolenza e stalking.

Il 1522, con relativa app, è gratuito, attivo nelle 24 ore con operatore multilingue, 365 giorni l'anno. Localmente ci si può rivolgere al Centro antiviolenza Donna Ceteris telefonando al numero 070.492400 oppure al Centro antiviolenza Donne al traguardo che risponde allo 070.2080134. Disponibile anche YouPol, l'applicazione per smartphone e tablet della Polizia di Stato.

A spiegarlo Maria Laura Manca, Enrica Fois e Rossella Pes, rispettivamente presidentesse del Consiglio, della Commissione Politiche sociali e della Commissione Attività produttive, che tra le altre iniziative in calendario (link più sotto) hanno annunciato anche l'istituzione della Commissione speciale Pari Opportunità della Municipalità di Pirri. “Prenderà ufficialmente vita domani, 25 novembre 2020 – hanno puntualizzato - durante la seduta straordinaria del Consiglio della Municipalità convocata in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. Il nuovo organismo “non sarà però un duplicato, ma piuttosto lavorerà in sinergia con la Commissione comunale Pari Opportunità– ha chiarito Serenella Piras, dirigente Servizi Demografici, Decentramento Elettorale, Cimiteriale - occupandosi, in particolare, di rilevare le esigenze del territorio”.

Di sinergia ha parlato anche l'assessora Rita Dedola. Non soltanto perché “mette in pratica i principi del decentramento”, ma anche perché “opera di una collaborazione che prescinde dai colori politici”. Insomma, per l'esponente dell'Esecutivo Truzzu, titolare degli Affari generali, Pubblica istruzione, Politiche universitarie e del diritto allo studio, Politiche giovanili e Pari Opportunità, tutti “passi verso una acquisizione completa e consapevole di ciò che deve essere lo zoccolo duro di un'Amministrazione”.

Alla conferenza stampa virtuale di questa mattina l'assessora Dedola ha concluso il proprio intervento ricordando i tanti appuntamenti di “Femminas. Cagliari contro la violenza” (link più sotto) con cui il Capoluogo della Sardegna ha rinnovato l'impegno alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema della violenza di genere e ha chiamato a raccolta le realtà sociali e culturali del territorio. “Stiamo lavorando – ha detto – affinché la piattaforma internet del Comune possa trasmettere in streaming le diverse manifestazioni”.

“Per l'eliminazione della violenza contro le donne non bisogna mai abbassare la guardia”, è stata la formula condivisa dai consiglieri della Municipalità che stamani hanno partecipato all'incontro coi giornalisti, e da Stefania Loi, presidente della Commissione comunale Pari Opportunità. A fronte del vertiginoso aumento delle violenze intrafamiliari, compatibili con le limitazioni imposte dalla lotta al Covid-19, infatti l'obiettivo della campagna di sensibilizzazione e delle locandine che saranno esposte all'interno degli esercizi commerciali è quello di intercettare il maggior numero di donne che potrebbero essere interessate a chiedere aiuto al 1522. Oppure, segnalare il numero a amiche, parenti e conoscenti, persone che sono state, o rischiano di essere vittime e testimoni di maltrattamento domestico.