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25 Novembre 2020

Coronavirus, i cani anti-Covid che fiutano i positivi arriveranno anche in Italia

Secondo quanto dichiarato dal direttore tecnico della Onlus Medical Detection Dogs Italy, i cani sarebbero più affidabili dei tamponi molecolari dopo solo un mese di addestramento

Mentre all’estero sono già operativi, ottenendo degli ottimi risultati, i cani “anti-Covid potrebbero arrivare presto anche in Italia. Si tratta di esemplari addestrati a fiutare le persone positive al virus che, secondo quanto dicono i dati, potrebbero rivelarsi essenziali per fronteggiare l’avanzata della pandemia.

Uno studio citato dal Messaggero, ad esempio, afferma che i cani avrebbero “un’affidabilità del 95 per cento, superiore ai tamponi molecolari”. Dato, ovviamente, da non sottovalutare.

Per avere questi animali ben addestrati anche in Italia, bisognerà aspettare dei tempi relativamente brevi. Il progetto, creato ad hoc per questo scopo, è gestito dalla Onlus MDDI (Medical Detection Dogs Italy). Aldo La Spina, direttore tecnico della Onlus, ha dichiarato: “Ad Hannover hanno addestrato cani in 5-6 settimane e non è detto che anche noi non possiamo avere i cani pronti nel giro di un mese”.

A Repubblica invece, il direttore si è espresso con queste parole: “l'olfatto dei cani è incredibile, già li usiamo per scoprire e individuare i tumori, con una percentuale di successo del 95 per cento. Noi siamo in grado di addestrare dei cani anti Covid, in grado di riconoscere anche gli asintomatici. Ci vorrebbe più o meno qualche settimana di preparazione

Sia in Francia, che in Finlandia, queste metodologie sono state messe in pratica già da un po’. Ma come fanno i cani a fiutare la presenza di un positivo al Covid-19? Molto semplice. Innanzitutto, il test dura poco meno di un minuto e non richiede prelievi di saliva o di sangue. Stando a ciò che accade all’aeroporto di Helsinki, al cane viene fatto annusare un campione di sudore e, in caso di esito positivo, il passeggero viene allontanato e sottoposto ad un tampone gratuito. In modo da confermare o meno le indicazioni del cane. I cani, in questo senso, sono stati addestrati a riconoscere l'odore del virus dai campioni di sudore o di urina. Se pensano di trovarsi di fronte ad un positivo, emettono un suono specifico. Al contrario, in caso di un esito negativo, il cane non ha alcun tipo di reazione.

 

@Roberto Piras