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23 Novembre 2020

Dream Hit è il futuro dei concerti in streaming

Il concerto di ieri, trasmesso gratuitamente su YouTube, ha indicato una strada da seguire per rendere i livestream un’esperienza sempre più unica.

«È una bomba», così si è espresso Fedez di fronte alla regia del concerto, sabato scorso durante le prove. Due schermi: in uno si vedeva il palco di Dream Hit; nell'altro, invece, veniva proiettata la stessa immagine – in realtà aumentata – in un strano paesaggio riprodotto digitalmente.

Dream Hit ha dato il via ad una nuova era, quella dei livestream, ed ha indicato la via da seguire per renderli sempre di più un'esperienza unica e, soprattutto, diversa dalla banale ripresa in diretta di un'esibizione senza platea.

Fino a quando non si potrà tornare alla normalità, la strada da percorrere è quella della realtà aumentata. Nel concerto Dream Hit, presentato da Guglielmo Scilla (in arte WillWoosh), è stata usata solo nei campi larghi, affinché si avesse l'impressione che il palco – su cui si sono esibiti Fedez, Achille Lauro, Elodie, Carl Brave, Myss Keta, Ernia, Cara e Beba – fosse completamente immerso in uno scenario alieno: un po' pianeta Krypton dei vecchi film di Superman, un po' regno di ghiaccio di Frozen. I 9 artisti hanno interpretato quasi tutti tre canzoni; solo “Rapide” di Mahmood, essendo stata registrata a casa, è stato un ritorno alle dirette Instagram di sei mesi.

I momenti migliori, anche secondo il pubblico, sono stati proprio quelli in cui si è provato a creare una certa interazione: il duetto tra Carl Brave ed Elodie in “Parli parli“, per esempio, oppure l’esibizione solista della stessa Elodie affiancata da due coriste.

Il concerto Dream Hit, inoltre, è servito anche per (ri)parlare del progetto “Scena Unita”, il fondo nato per volere di Fedez, il cui fine è, evidentemente, dare un aiuto vero e concreto ai lavoratori dello spettacolo e della musica, messi in ginocchio dalla crisi sanitaria ed economica.

L’evento di ieri, ha detto Fedez, serve per «far capire che il mondo della musica non deve fermarsi, e che esiste un’alternativa valida ai concerti».

 

@Mattia Porcu