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20 Novembre 2020

Covid, i parametri per le zone non cambiano fino al 3 dicembre

L'esecutivo pensa, più che altro, alla sospensione delle fasce così da garantire la possibilità di spostarsi per raggiungere i parenti più stretti.

Nell'ultimo vertice tra Governo e Regioni è stato deciso che i 21 parametri – che stabiliscono il colore di ciascuna regione – non cambieranno fino al 3 dicembre, ovverosia fino alla scadenza dell'attuale DPCM in vigore: per valutare eventuali modifiche da inserire nel prossimo Decreto, verrà istituito un tavolo tecnico tra governatori, ISS e Ministero della Salute.

Per Natale, invece, l'ipotesi più accreditata è quella di un DPCM pensato ad hoc.

Quella natalizia, infatti, è stata una delle questione principali di cui si è discusso nell'ultimo vertice tra esecutivo e regioni: premier, ministro, governatori e scienziati sono tutti concordi sul fatto che questo, purtroppo, non sarà un Natale come tutti gli altri e che, nonostante qualche giustificata concessione, non vi sarà un liberi tutti.

"Dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio: veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non è possibile - ha ripetuto ancora il presidente Conte - una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva".

Per questo è assai probabile che dal 3 dicembre prossimo entri in vigore il nuovo DPCM: quello “natalizio”, per settare le linee guida da rispettare durante il periodo di festa.

Il pressing delle Regioni che, com'è noto, da giorni chiedono di "semplificare" i criteri si chiude, dunque, con una tregua di due settimane.

Il Governo, però, ha concesso due aperture ai governatori delle regioni: un "coordinamento politico" per il prossimo Dpcm – che, sostanzialmente, significa che si decideranno insieme le regole per Natale – e, soprattutto, la possibilità di chiedere i ristori per le categorie colpite dai provvedimenti anche se sono i singoli governatori (e non il governo centrale), d'intesa con il dicastero della Salute, a decidere le misure restrittive. "Una riunione proficua", ha commentato vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti.

Nonostante lo sforzo fatto, ed il metodo scelto, vista la situazione di forte pressione che stanno vivendo gli ospedali, il Presidente Conte ha ammesso la necessità di “fare ancora di più, e di rendere ancora più chiari e trasparenti i parametri”.

Chiarezza, questa, chiesta e condivisa anche dal Presidente dell'ANCI Antonio De Caro: è stato deciso, pertanto, di istituire un tavolo tecnico che, entro la fine del mese di novembre, dovrà individuare una soluzione chiara, efficace e risolutiva che, però, non metta in discussione la scelta dei parametri. 

 

@Mattia Porcu