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18 Novembre 2020

Basta animali per gli esperimenti: arrivano i computer

Il più grande premio al mondo nel campo della sperimentazione non animale, ha assegnato il Lush Prize allo scienziato italiano Edoardo Carnesecchi

Il più grande premio al mondo nel campo della sperimentazione non animale, ha assegnato il Lush Prize allo scienziato italiano Edoardo Carnesecchi, per la sua scoperta che permette di evitare le cavie animali nella sperimentazione scientifica.

Il giovane ricercatore di Grosseto ha sviluppato un’innovativa piattaforma software basata su metodi alternativi alla sperimentazione animale, per valutare la tossicità e i potenziali effetti avversi sull’uomo e sull’ambiente dovuti all’esposizione di miscele di sostanze chimiche. “Entro il 2030 la produzione mondiale di prodotti chimici raddoppierà. Sono necessarie metodologie scientifiche e tecniche innovative per condurre i test di tossicità su tali sostanze che si basano su strumenti “in silico” e su metodi animal-free” ha commentato Carnesecchi.

“Questo utilizzo delle tecnologie del 21° secolo ha ottime probabilità di poter portare alla completa sostituzione su scala globale dei test sugli animali, ormai obsoleti e poco affidabili” ha dichiarato Rob Harrison, direttore del Lush Prize. Si stima che ogni anno più di 115 milioni di animali siano utilizzati per test di laboratorio in tutto il mondo.

Il Lush Prize 2020 ha suddiviso il fondo a favore di 9 progetti, tre dei nove vincitori hanno concentrato i propri sforzi nello sviluppo di progetti che prevedono l’ausilio dei Big Data (Intelligenza Artificiale, Machine Learning, sistemi computazionali) per portare alla sostituzione dei test sugli animali. Tra i vincitori anche un altro italiano il Dottor Domenico Gadaleta, ricercatore presso l’Istituto Mario Negri di Milano