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3 Novembre 2020

Violento attacco terroristico a Vienna, proclamati tre giorni di lutto Nazionale

Il tragico attentato è stato compiuto da almeno quattro terroristi: uno è stato ucciso dagli agenti, altri sono stati arrestati, e uno è in fuga.

Dopo l'attacco alla città di Nizza dello scorso 29 ottobre, ora è toccato lo stesso destino anche alla capitale austriaca.

Intorno alle 20 di ieri 2 novembre, infatti, sono stati esplosi i primi spari e sono cominciati i 6 attacchi terroristici nel centro di Vienna (che, ieri, in quanto vigilia del lockdown, era davvero affollatissima), uno dei quali nella Seitenstettengasse, nei pressi della sinagoga. Il bilancio dei feriti e dei morti è già tragico: 4 vittime, due uomini e due donne, e 17 feriti, di cui sei in gravi condizioni. Anche l'Austria, insomma, è piombata nell'incubo del terrorismo. Gli inquirenti, comunque, considerata la dinamica simile, paragonano l'attentato di ieri con quello del Bataclan di Parigi di cinque anni fa, quando gli attentatori spararono a caso nei locali.

I media locali riferiscono che un aggressore è stato ucciso dagli agenti (aggressore che, peraltro, indossava una cintura esplosiva ed aveva grosse quantità di munizioni), altri membri del commando sono stati arrestati dopo essersi arresi ma, purtroppo, c'è un sospettato in fuga: le forze di polizia, già sulle sue tracce, lo definiscono un individuo “pesantemente armato”.

Subito dopo l'attacco sono scattati i consueti protocolli d'emergenza ed è stata avviata una maxi operazione: congiuntamente con la polizia, è intervenuto anche l'esercito nelle strade, presidiando i luoghi sensibili di Vienna; inoltre, i controlli sono stati estesi anche ai confini del Paese. La Repubblica Ceca ha già comunicato, considerato l'attacco, di voler effettuare controlli alle frontiere, per scongiurare l'ingresso di terroristi o di complici all'interno dei propri confini.

La matrice del violento attacco terroristico non è ancora chiara: tuttavia, stando a quanto ha riferito il ministro dell'Interno Karl Nehammer, almeno uno degli aggressori è riconducibile all'ISIS.

Inoltre, secondo il tabloid Bild, il principale attentatore avrebbe annunciato il suo gesto, lunedì, su Instagram, pubblicando alcune foto: gli inquirenti non escludono questa pista.

Secondo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, però, non è da escludere un movente antisemita “anche alla luce del luogo dal quale l'attacco è partito" - ovverosia nei pressi della sinagoga di Vienna - "si è trattato definitivamente di un attacco terroristico. Alcuni attentatori sono ancora in fuga, sono ben equipaggiati e hanno agito in modo professionale", ha proseguito il primo ministro.

Ciò su cui il governo austriaco è compatto e coeso è il fatto che i viennesi debbano rimanere in casa il più possibile, se non per motivi di lavoro o altre necessità improrogabili, “perché – così ha comunicato il ministro dell'interno Nehammer, ieri, in diretta tv – l'emergenza, dopo l'attacco, è ancora in corso"; inoltre, tutte le scuole, oggi martedì 3 novembre restano chiuse.

L'esecutivo austriaco, oltre a ciò, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale dopo i violenti attacchi: lo riporta l'emittente Orf, citando il Consiglio dei Ministri, che si è riunito stamani in seduta straordinaria; per mezzogiorno, comunque, è previsto un minuto di silenzio, nelle sedi istituzionali e domani nelle scuole, in ricordo delle vittime. 

 

Il tragico episodio è stato duramente condannato dal Presidente Emmanuele Macron, che ha commentato: "noi francesi condividiamo lo shock e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della capitale. Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. È la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo", ha concluso il presidente francese.

La ferma e dura condanna dell'attentato è stata condivisa anche dal nostro premier Giuseppe Conte. "Ferma condanna dell'attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna. Non c'è spazio per l'odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti", ha twittato, nel suo profilo, il presidente del Consiglio.

Anche l'ex Premier Enrico Letta – ora preside dell'Istituto di studi politici di Parigi – ha postato un tweet di cordoglio e vicinanza per il terribile attacco della scorsa notte.

E sono anti, anzi, tantissimi, i commenti di sgomento e condanna da parte anche di vip ed esponenti del mondo dello spettacolo. 

La cantante Laura Pausini, per esempio, nel suo profilo Instagram ha postato una foto ed ha scritto: “Every single day something happens that shows us how history has taught us nothing”, ogni giorno – scrive in inglese la Pausini – succede qualcosa che ci dimostra come la storia non ci abbia insegnato nulla. 

 

@Mattia Porcu