Il cantante de Lo Stato Sociale, dice la sua sul nuovo Dpcm e lo fa sui social. Lodo Guenzi in riferimento al Dpcm del 25 ottobre 2020 ha fatto delle riflessioni importanti dove vengono penalizzati ancora una volta spettacoli, teatri, sale cinematografiche e concerti.
Una scelta che fa male a tutti, e che ha trovato l’immediata reazione di molti artisti. “Io non sarei capace di governare neanche un condominio“. Una frase che tutti dovrebbero pronunciare, prima di ogni ragionamento. Poi, però, vale la pena sviluppare una critica: “Una cosa mi pare chiara. O se ne esce insieme o ci si scanna“.
“Un modello in cui chi lavora dopo le 18 è massacrato e chi stacca alle 18 è salvo, in cui i bar non vanno bene e i mezzi pieni sì, in cui la media impresa è in fallimento e le multinazionali lavorano come prima, in cui va bene il grande fratello ma chiudono teatri e club, in cui criminalizzi gli assembramenti dei ventenni col gin tonic e non gestisci quello dei sessantenni con il biglietto della metro in tasca, in cui non sostieni economicamente quelli che fai chiudere togliendo soldi a chi ne ha di più, in cui spacchi la società in buoni e cattivi oltre ogni possibile motivo logico, è un sistema che fa sbroccare la gente“.
Insomma la rabbia potrebbe far continuare a innescare l'inizio delle rivolte nelle città come abbiamo visto accadere a Napoli, Roma, e altri centri cosi' continua l' artista bolognese:
“Su quella rabbia, da molti anni, sanno costruire consenso le destre e le mafie. O si socializzano i disagi e le risorse, oppure non so davvero cosa temere“.