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21 Ottobre 2020

Sardegna in bicicletta con il recupero ciclabile dei sedimi ferroviari dismessi

Dalle Rotaie alle Bici: indagine sulle ferrovie dismesse, recuperate all'uso ciclistico

FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, è un’organizzazione ambientalista che riunisce 120 associazioni locali, sparse in tutta Italia. Dal 1998 ha assunto la forma di onlus. FIAB promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico silenzioso, salutare, rispettoso dell’ambiente, della città e del paesaggio. FIAB progetta interventi in un quadro di riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio a varie scale, dal micro al macro. FIAB aderisce a European Cyclists’ Federation ed è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come associazione di protezione ambientale e dal Ministero delle Infrastrutture come associazione di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale. FIAB fa parte della Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale, del Gruppo di Lavoro Nazionale Mobilità Sostenibile e Ciclistica.

A dieci anni di distanza dalla prima indagine condotta della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la riqualificazione dei sedimi ferroviari non più in uso e per la loro riconversione in percorsi dedicati al turismo lento, una nuova ricerca di FIAB mette in luce i passi avanti fatti. Sono aumentati del 60% i chilometri di ferrovie dismesse trasformati in ciclabili per un totale di oltre 1.000 km.

Recuperare una ferrovia dismessa significa recuperare il patrimonio culturale e architettonico (gallerie, ponti, viadotti, caselli e stazioni) ed evitare il consumo di suolo pubblico vergine. I vantaggi di una tratta di ferrovia dismessa rinata e convertita sono molteplici: si valorizzano territori minori, come paesi di montagna; si sostiene l’economia locale; si incentiva la mobilità sostenibile quotidiana; si dà impulso alla nascita o alla ripresa di servizi e attività di accoglienza rivolte ai cicloturisti.

La Isili-Villacidro fu costruita negli anni dieci del Novecento dalle neonate Ferrovie Complementari della Sardegna per collegare il Sarcidano col Campidano e con la rete dell'allora Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde. La nuova linea si innestava sulla linea CagliariSorgono delle Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, non presso la stazione di Isili, ma in aperta campagna, dove fu realizzata, con funzione di raccordo tra le due linee, la stazione di Isili Sarcidano, a oltre 4 km dalla stazione di Isili paese. Nel 1956 la linea fu dismessa e il servizio ferroviario Isili-Villacidro sostituito da autolinee. Sulla Cagliari-Sòrgono è sempre operativo il servizio ordinario nel tratto Cagliari-Isili, mentre il tratto IsiliSorgono è divenuto linea turistica, servita in estate o, su richiesta, dal "Trenino Verde" a trazione diesel o a vapore, con trasporto bici al seguito. D'estate si può giungere in treno da Cagliari alla stazione di Isili Sarcidano con la propria bicicletta al seguito. Oppure si può noleggiare una bicicletta nella stazione di Isili paese. Nel 1991, con la costruzione dell'invaso di Is Barroccus, formato da una diga sul Rio Mannu, parte dei binari della IsiliVillacidro è stata sommersa. La pista ciclabile, realizzata dalla Provincia di Cagliari nell'ambito del progetto europeo MACIMED (Mobilità Alternativa Cicloturistica nelle Isole del MEDiterraneo) inizia dopo il ponte sul lago Is Barrocus in direzione Nurallao. Il percorso si sviluppa in rilievo, sul sedime della ex ferrovia, con vista sui paesi di Gèsturi a sinistra e di Genoni e Nuragus di fronte. A Nuragus la ex stazione, recuperata, è oggi adibita a biblioteca comunale. Da Nuragus a Barùmini il tracciato prosegue per altri 14 km come strada interpoderale e non è ancora stato oggetto di recupero ciclistico. La Provincia del Medio Campidano ha in programma di trasformare l’attuale strada sterrata in una pista ciclopedonale. L'associazione FIAB di Cagliari, CittàCiclabile, ha organizzato manifestazioni per richiamare l'attenzione sulla opportunità del recupero: l'allungamento della pista ciclabile avrebbe grandi potenzialità, permettendo di raggiungere comodamente in bicicletta Su Nuraxi, il villaggio nuragico più famoso dell'isola, a poche centinaia di metri da Barùmini. Il tracciato ferroviario è accessibile ancora per qualche chilometro sino al paese di Las Plassas, mentre più oltre è reso inutilizzabile dagli sconfinamenti privati. Tra Sanluri e Villacidro il sedime della ex ferrovia è stato in parte riutilizzato nel 1986 per realizzare un raccordo di 8 km a scartamento ordinario tra la Dorsale Sarda e la zona industriale villacidrese.

Il tronco ferroviario Luras-Calangianus-Monti appartiene alla linea Monti-Tempio Pausania (39 km, inaugurata nel 1888), linea connessa con la Cagliari-Sassari-Terranova (ora Olbia) poi estesa sino al porto di Golfo Aranci, oggi attiva. La Monti-Tempio fu voluta fortemente dalle popolazioni della Gallura per connettere il proprio territorio ai centri di importanza strategica per il commercio. Con lo sviluppo del trasporto su gomma, nel 1958 fu soppressa la Monti-Tempio: la tratta Tempio-Luras fu incorporata nella linea Sassari-Tempio-Palau (dal 1997 convertita a ferrovia turistica estiva "Trenino Verde"), la tratta Luras-Calangianus fu riassorbita nella viabilità urbana. La tratta Calangianus-Monti (in fase di trasferimento al Patrimonio Regionale) è stata recentemente oggetto di recupero e destinata a "Percorsi Turistici Integrati" per le sue caratteristiche paesaggistico-ambientali. Grazie a fondi PIA stanziati dalla Regione (Programmi Integrati d'Area, Offerta Turistica Agroambientale, di competenza dell'assessorato Lavori Pubblici), l'Unione dei Comuni Alta Gallura ha promosso ed eseguito il ripristino di 19,5 km di tracciato ferroviario, il rifacimento degli impalcati dei ponti divelti nel tempo e la ristrutturazione di due case cantoniere. L'importo complessivo delle opere, collaudate nel 2008, è stato di 1 milione di euro. Il recupero del tracciato ha interessato il segmento centrale della tratta Calangianus-Monti, dalla località Puzzu di Rana nel territorio di Calangianus alla località Piras ai confini con il Comune di Monti. Mentre all'estremità settentrionale del tracciato 2,8 km sono stati conglobati nel tessuto urbano di Calangianus, all'estremità meridionale della tratta sono ancora recuperabili 4,5 km tutti ricandenti nel comune di Monti, tra Piras (a poche centinaia di metri dall'incrocio con la SP 147) e la stazione di Monti (tuttora attiva sulla linea Cagliari-Sassari-Olbia). Sono inoltre recuperabili anche altre case cantoniere. Il ripristino del tracciato in forma di percorso turistico ciclopedonale è stato accolto favorevolmente in ambito non solo locale, come testimoniano le numerose presenze di appassionati escursionisti provenienti da diverse zone. Si percepisce da parte degli utenti il desiderio che il tracciato venga destinato a esclusivo scopo ciclopedonale, imponendo precise delimitazioni e vincoli sul transito di veicoli a motore (allo stato attuale, in attesa di specifica regolamentazione, il percorso è soggetto anche al transito veicolare motorizzato).

(Fonte: Fiab Dalle Rotaie alla Bici