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20 Ottobre 2020

Il Cielo è di Tutti Bungaro e Fiorella Mannoia

L'omaggio in musica scritto da Bungaro ed interpretato insieme alla bravissima Fiorella Mannoia a Gianni Rodari

Interpretata da Bungaro e Fiorella Mannoia Testo di Gianni Rodari Musica di Bungaro e Cesare Chiodo  Arrangiamenti di Antonio Fresa e Bungaro


Dal 23 Ottobre 2020 disponibile su tutte le piattaforme streaming e download
Anticipa il nuovo EP di Bungaro in uscita il 13 Novembre che sarà un’anteprima del prossimo disco di inediti in pubblicazione nelle primissime settimane del 2021.

 

IL CIELO È DI TUTTI è una poesia di GIANNI RODARI tratta da Filastrocche in cielo e in terra (Torino, Einaudi 1960).
Gianni Rodari è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in testi per bambini e ragazzi tradotto in moltissime lingue. Vincitore del prestigioso Premio Hans Christian Andersen.

E nel centenario dalla nascita del grande RODARI nato il 23 Ottobre 1920, EGEA pubblica l'omaggio in musica scritto da Bungaro ed interpretato insieme alla bravissima Fiorella Mannoia.
I versi originali aquistano tra le note del maestro una dimensione ancora più emozionante, se possibile.

Bungaro è un cantautore elegante e un artigiano della musica che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica italiana.

"È bastato un istante, una luce potente, IL CIELO È DI TUTTI era talmente bella che non mi capitava da anni di essere così folgorato da tanta bellezza.
Ero a casa di Fiorella Mannoia a progettare canzoni e fu lei a farmi leggere questa meraviglia. Mi rapì immediatamente.
Azzardando, dissi a Fiorella “vorrei provare a scriverne la musica".
Gelosamente presi questo capolavoro e lo portai a casa.
Fu un attimo, il tempo di accogliere e proteggere dentro di me la visione di Rodari.
Aspettai la sera, presi la chitarra e fiorì immediatamente.
Ricordo di aver pianto dalla gioia.
IL CIELO È DI TUTTI è stato un piccolo miracolo.
Qualcosa di più grande di me ma che mi ha voluto dal primo momento".
Bungaro

IL CIELO È DI TUTTI

Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.

In un momento come questo in cui la scuola e l'istruzione cercano di sopravvivere tra mille difficoltà le parole di Rodari e la musica di Bungaro sembrano essere il buon auspicio per il ritorno alla normalità per i nostri ragazzi.