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13 Ottobre 2020

Conte ha illustrato le nuove regole alla stampa del DPCM

"L’Italia è in una condizione migliore rispetto al resto d’Europa ma non possiamo abbassare la guardia" ha detto Conte

"A notte tarda ho firmato il nuovo dpcm che introduce nuove misure restrittive che ci consentiranno di affrontare questa nuova fase dell’epidemia, la curva sta risalendo”. Così il presidente del Consiglio Conte ha deciso di illustrare alla stampa le nuove regole da rispettare, da subito in vigore. "L’Italia è in una condizione migliore rispetto al resto d’Europa ma non possiamo abbassare la guardia”, ha avvisato Conte aggiungendo "Siamo convinti che con questi sacrifici e quindi rispettare le misure, possiamo affrontare questa fase. L’obiettivo è non piombare in un nuovo lockdown, per preservare il tessuto produttivo, l’economia, e tutelare la salute, dobbiamo rispettare le regole”. Il premier ha ricordato le nuove regole contenute nel dpcm. "L’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto l’abbiamo detto anche nei giorni scorsi, dobbiamo assumere comportamenti più corretti anche in ambito familiare e amicale, e quindi nelle abitazioni private indossando le mascherine se si ricevono ospiti e quindi persone non conviventi, o se ci si avvicina a persone fragili, stiamo assistendo un innalzamento delle curve del contagio. Invitiamo a non svolgere feste o party, e a non ospitare più di sei persone. Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, ma tutti dobbiamo avere comportamenti prudenti. Bar, ristoranti, pasticcerie, dovranno chiudere a mezzanotte. Ulteriore limitazione è alle 21, non si potrà più consumare nulla in piedi, solo nei tavolini. Non saranno più consentiti festeggiamenti se non per unioni civili, battesimi, matrimoni, e quindi feste religiose con una massimo di 30 persone. Non riapriranno le discoteche, non ci saranno più gite scolastiche e neanche sport di contatto amatoriali, solo professionali”. L’evoluzione peggiore, secondo il premier, avviene attraverso le relazioni familiari e amicali, va meglio invece per ora sul fronte della scuola. “Per la scuola abbiamo fatto tanti sacrifici tutti, questo perchè pur in una situazione di difficoltà abbiamo pensato che la scuola debba essere un asset privilegiato da tutelare, continueremo a farlo e ad aggiornarci per tenerci sempre flessibili, le condizioni di sicurezza nelle scuole garantite si stanno rivelando efficaci, generalmente non si crea nessun focolaio di diffusione del contagio, non c’erano e non ci sono i presupposti per configurare una didattica a distanza”.