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8 Ottobre 2020

Addio a Marco Diana: l'ex maresciallo sardo simbolo della lotta all'uranio impoverito

Non ce l’ha fatta Marco Diana, 50 anni, di Villamassargia, ex maresciallo dell’Esercito, paladino della lotta contro l’uranio impoverito

La sua prima battaglia è stata in Somalia e Kosovo, come militare, per oltre 10 anni. Un’altra battaglia si è presentata in Italia, ha dovuto combattere contro un tumore al sistema linfatico. Non ce l’ha fatta Marco Diana, 50 anni, di Villamassargia, ex maresciallo dell’Esercito, paladino della lotta contro l’uranio impoverito. Era ricoverato al Policlinico di Monserrato, ed è morto ieri, dopo un paio di giorni di ricovero. L’uomo era conosciuto anche per le sue lotte contro lo Stato, il quale, secondo lui, non gli riconosceva quanto gli spettava. La Corte dei Conti gli aveva riconosciuto la causa di servizio e il diritto alla pensione privilegiata di prima categoria con relativo risarcimento. Negli anni si è battuto pubblicamente per la ricerca della verità legata alle malattie contratte dai soldati, e per pagarsi le cure era arrivato anche a fare un appello-denuncia che fece il giro di tutta la nazione. Il cordoglio per il 50enne è arrivato da numerose persone, che lo ricordano come il paladino delle lotte contro l’uranio impoverito, tra questi il Sottosegretario di Stato alla Difesa Calvisi

@Monica Magro 

 

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa

                Calvisi (Difesa): scomparsa Maresciallo Diana notizia triste

 

“Esprimo ai familiari del Maresciallo Diana le mie sentite condoglianze per la scomparsa del loro caro Marco, intervenuta a seguito di una lunga e travagliata vicenda sanitaria, e di ricorsi giudiziari, relativi al riconoscimento professionale delle patologie e dei connessi risarcimenti e benefici, a fronte dell’impiego del militare nelle missioni all’estero.” - rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, dopo aver appreso la triste notizia della scomparsa del Sottufficiale dell’Esercito.

“Il tema della condizione delle “vittime del dovere”, anche attraverso la previsione di un giorno commemorativo simbolico dedicato, e di specifici ristori da danni patiti e di sostegno economico a superstiti e familiari, è all’attenzione del governo. Sono in corso al Senato i lavori parlamentari volti alla revisione della normativa, tra cui l’allargamento della platea del riconoscimento, la contestuale riunificazione delle iniziative legislative pendenti sull’argomento, oggetto di apposito incarico al comitato ristretto della commissione affari costituzionali del senato.” – ha concluso Calvisi.