Mentre si attende il nuovo dpcm del Governo Conte, è arrivata una nuova ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas. Nessuna novità da parte del numero uno della Regione Sardegna. Il documento numero 46 del 6 ottobre proroga sino al prossimo 23 ottobre l’ultima ordinanza regionale che risale all’11 settembre. Quindi test e certificati di negatività per chi intende arrivare in Sardegna (nonostante ci sia la sospensione del Tar, domani i giudici amministrativi dovranno discutere il ricorso presentato dal Governo). Il governatore Solinas li ripropone fornendo i numeri delle ultime due settimane. “Il numero dei soggetti in isolamento domiciliare è cresciuto di circa 650 unità con ciò triplicando il dato percentuale relativo al picco del periodo del lockdown e attestandosi in oltre 2190 casi", si legge. Nell’ordinanza viene fornito anche il numero dei soggetti ricoverati in ospedale i  reparti non intensivi. “Nel corso delle ultime due settimane il numero ha avuto un incremento di circa 14 unità, conciò raggiungendo in buona sostanza il dato percentuale del periodo del lockdown e attestandosi in circa 116 casi".
Nessun passo indietro dunque di fronte all'impugnazione del governo, e nessun passo avanti su movida e mascherine. L'ultima ordinanza regionale prevede l'obbligo di mascherine h24, ma solo nei luoghi in cui non è possibile mantenere la distanza di un metro. Sono esclusi dall'obbligo bambini al di sotto dei sei anni e soggetti con forme di disabilità.
Si attendono ora le misure del dpcm del Governo, davanti alle quali le regioni potranno solo applicare norme più restrittive. Come ad esempio l'obbligo di mascherine sempre e comunque, che potrebbe esserci nel provvedimento del premier Conte. Sembrerebbe scongiurata  invece l'ipotesi di una chiusura anticipata di bar e locali, come ha detto lo stesso presidente del Consiglio

@Monica Magro