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6 Ottobre 2020

Addio SIAE, il Rap trasloca in una società inglese la Soundreef

I big del rap italiano sono passati dalla Siae a Soundreef

I tempi cambiano, e i rapper non ci stanno più a sottostare alle regole della SIAE.  La Società Italiana degli Autori ed Editori, nacque a Milano alle ore 16 del 23 aprile 1882 nella sala dell'Orologio di Palazzo Marino. Qui si erano riuniti il giorno precedente alcuni esponenti della cultura, dello spettacolo, dell'editoria e delle arti italiane per discutere un disegno unitario di tutela del diritto d'autore. In 181, tra cultori di scienze, lettere ed arti, aderirono al sodalizio, e con l'approvazione del primo statuto nacque la SIA, la Società Italiana degli Autori per la tutela della proprietà letteraria e artistica. Oggi nel 2020 la rivoluzione è partita e in tanti lasciano la Siae per passare a  Soundreef.  Negli scorsi anni avevano già abbandonato la Siae artisti del calibro di Fedez, Gigi D’Alessio, J-Ax, Fabio Rovazzi ed Enrico Ruggeri.  Ma in questi anni e soprattutto quest'anno, in tanti hanno lasciato in loco la società e a farlo sono soprattutto i rapper.

 A partire dal 1° gennaio, infatti, cederanno la gestione delle proprie royalty alla società inglese artisti del calibro di Sfera Ebbasta, Gué Pequeno, Marracash, Charlie Charles, Shablo, Ernia, Rkomi, FSK Satellite, Drefgold, Samurai Jay, Daves the Kid, Rosa Chemical, FishBall, Sac1 e Ackeejuice Rockers. A lasciare la Siae sono stati Federica Abbate e Danti, e ancora i Boomdabash e Takagi & Ketra passati appunto alla società inglese Sounbdreef portandosi dietro miliardi di stream su Spotify e di views su YouTube.