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30 Settembre 2020

Niente smartphone nel futuro, solo realtà aumentata

Secondo il patron di Facebook la realtà virtuale, nel giro di pochi anni, farà diventare obsoleti gli smartphone

Che Mark Zuckerberg fosse un visionario già lo sappevamo .  Ma, evidentemente, ha voluto ribadirlo nel corso di una suggestiva intervista rilasciata allo YouTuber Marques Brownlee - uno tra i creators più importanti e seguiti nel panorama tech, che conta più di 12 milioni di iscritti.

MKBHD però, così è chiamato sulla piattaforma YouTube, a differenza di quanto fanno tutti, o quasi, gli intervistatori, non ha scelto i soliti argomenti per provare a mettere in difficoltà il miliardario: nessuna discussione per la gestione dei dati e della privacy degli utenti, e men che meno polemiche sui rischi di manipolazione elettorale o il diffondersi incontrollato (ma non incontrollabile) di fake news sul social network Facebook. Niente di tutto questo.

L’attenzione è posta unicamente sulla tecnologia, sul futuro: Zuckerberg ha dunque la possibilità di esprimere, fuori dai denti, la sua visione sulla prospettiva degli smartphone, del modo di comunicare, e sulla realtà virtuale e aumentata.

“Oggi nelle nostre tasche c'è il cellulare, ma questo potente computer dotato di un piccolo schermo” – spiega Zuckerberg – “non è il punto di arrivo ultimo dello sviluppo tecnologico. E la prossima piattaforma potrebbe essere rappresentata da realtà virtuale e aumentata”.

Secondo il Ceo di Facebook, ogni 10/15 anni nasce una nuova piattaforma tecnologica, un nuovo modo di vivere la tecnologia: magari più innovativa rispetto al passato, in quanto consente un'esperienza più immersiva e soddisfacente, e che migliora e facilita la comunicazione tra le persone.

Zuckerberg, dunque, immagina un futuro nel quale le persone non saranno più accompagnate dagli smartphone: per comunicare ed interagire con gli altri basterà indossare un paio di occhiali tech, non troppo diversi da quelli “normali” da vista, che saranno in grado di proiettare degli ologrammi.

Secondo l’amministratore delegato, la vera forza della realtà aumentata sta nel senso di presenza, ovverosia nella sensazione di stare realmente con un’altra persona, o in un altro ambiente, benché a distanza: l’utente, grazie a queste tecnologie, può vivere un’esperienza vivida, soddisfacente dal punto di vista sensoriale. Sarà veramente questo il futuro della tecnologia?

@Mattia Porcu