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25 Settembre 2020

il Governo è pronto a introdurre il bonus cashback

Bonus cashback, ecco chi può ottenere il rimborso acquistando con carta e bancomat

Il provvedimento del Governo mira a incentivare l'utilizzo dei pagamenti elettronici per ridurre l'uso dei contanti e combattere l'evasione fiscale. Il rimborso sarà pari al 10% di quanto speso fino a una soglia di 3mila euro all'anno.  Esclusi gli acquisti online.Per ridurre l'uso di contante, che in Italia è il più alto rispetto al resto del mondo,  il Governo è pronto a introdurre il “bonus cashback”
In pratica si tratta di un rimborso o meglio bonus che arriva ad un massimo di 300 euro annui per chi prediligerà i pagamenti elettronici a quelli contanti.

La misura, dovrebbe prendere il via dal prossimo primo Dicembre e ovviamente sarà applicabile solo presso i negozi fisici escludendo quelli virtuali.

 

Per quanto riguarda le modalità del rimborso, dovrebbe arrivare con cadenza semestrale sul conto corrente del contribuente ed essere pari al 10% di quanto speso, fino a un tetto di 1.500 euro a semestre (e quindi 3mila euro all'anno)

 

Per ottenere il bonus, al momento l'ipotesi più accreditata è che l'utente dovrà registrarsi sull'app IO della Pubblica Amministrazione

 

Sull'app si dovrà associare il proprio codice fiscale alla carta che si intende usare e indicare l’IBAN dove ricevere il rimborso  

 

Al momento degli acquisti, si dovrà mostrare al negoziante un codice QRcode generato in fase di registrazione e utilizzare naturalmente la carta o il bancomat con cui ci si è registrati sull’app

 

Questo passaggio serve a collegare l'acquisto anche alla cosiddetta "Lotteria degli scontrini", pronta a partire a gennaio 2021, un ulteriore provvedimento per scoraggiare l’utilizzo del contante

 

Sono inoltre allo studio possibili incentivi più forti per chi sceglie il pagamento elettronico per la maggior parte degli acquisti e un bonus più alto sui micro pagamenti come al bar o sul bus

 

Un provvedimento in linea con il bonus cashback è già attivo da settembre ed è il credito d'imposta del 30% per i negozianti che usano il POS. A questo si aggiungerà l’innalzamento della soglia per i pagamenti contactless senza PIN (dagli attuali 25 euro si salirà a 50 euro dal primo gennaio 2021)