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23 Settembre 2020

Sfratti bloccati: proroga fino al 31 dicembre 2020

Sfratti bloccati causa dell'emergenza Covid-19. I proprietari protestano e fanno presente che IMU e cedolare secca vanno pagate comunque

Sfratti bloccati fino al 31 dicembre 2020 a causa dell'emergenza Covid-19. Ma i proprietari protestano e fanno presente che IMU e cedolare secca vanno pagate comunque.

Gli sfratti bloccati fino a fine 2020 raccolgono il plauso degli inquilini e il biasimo dei proprietari, che minacciano di portare la norma fino in Corte Costituzionale. Vediamo perché.

Sfratti bloccati: proroga per l’emergenza Covid-19

Tra i diversi provvedimenti volti a tutelare i soggetti più fragili dalla crisi economica dovuta alla pandemia, troviamo anche il blocco degli sfratti.

Blocco prorogato fino al 31 dicembre 2020 grazie ad un emendamento inserito in fase di conversione in legge del Decreto Rilancio.

 

Questo significa che fino alla fine del 2020, non possono essere eseguite procedure di sfratto sia per morosità che per fine locazione.

Se rischi lo sfratto perché non hai pagato i canoni di locazione oppure il tuo contratto di affitto è scaduto, potrai restare nell’immobile oggetto di sfratto fino al 31 dicembre 2020. Dopodiché devi sapere che ripartiranno le procedure volte a liberare la casa per farla tornare a disposizione dei proprietari.

La proroga agisce anche sugli immobili non abitativi, come alberghi, negozi ed esercizi commerciali di vario genere.

 

L’Unione Inquilini plaude a questo provvedimento, che di fatto tutela i soggetti che stanno affrontando maggiori difficoltà per via, ad esempio, della perdita di lavoro a causa della crisi economica da Covid-19.

Il segretario nazionale di Unione Inquilini, Massimo Pasquini, ritiene che la proroga sia un:

risultato concreto che di fatto evita per tutto il 2020 a decine di migliaia di famiglie e anche a commercianti e artigiani di essere messi per strada o costretti a chiudere l’attività proprio durante la difficile fase di post, speriamo, autunnale e invernale.

 

Sfratti bloccati: le proteste di Confedilizia

Se Unione Inquilini concorda con il provvedimento, c’è chi invece protesta vivamente: Confedilizia, organizzazione che rappresenta i proprietari di immobili.

Confedilizia in un comunicato afferma che il blocco degli sfratti rappresenta:

una norma di una gravità inaudita, che sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie.

E aggiunge, nella medesima nota, che la proroga può avere gravi effetti depressivi sul mercato immobiliare, svalutando di fatto gli investimenti nel settore.

Ma c’è un’altra questione che viene sollevata da Confedilizia: a fronte della proroga del blocco degli sfratti, non è stata prevista una proroga nel pagamento delle imposte sugli immobili. Il che significa che i proprietari sono tenuti comunque a versare il dovuto e alle scadenze prestabilite, anche nei casi in cui l’inquilino risulti moroso e dunque non siano stati incassati i canoni di locazione.

IMU e cedolare secca sugli affitti, infatti, non hanno subito alcuna proroga e vanno versate alle consuete scadenze.