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21 Settembre 2020

La Cina sta progettando una smart city a prova di Covid

La Cina sta progettando una smart city a prova di Covid con stampanti 3D condivise, terrazzi dove coltivare ed energia rinnovabile

Una Smart City a prova di Pandemia e lockdown. Questo il progetto che sta portando avanti la Cina per un nuovo quartiere autosufficiete in caso di pandemie.  La City sorgerà vicino a Pechino, un progetto che vede edifici in legno, terrazzi con giardini per la coltivazione ed energia rinnovabile. La notizia come riporta il  Telegraph, sarà anche dotato di terrazze per i droni, ampi spazi per lavorare da casa e grandi stampanti 3D condivise, che consentiranno ai cittadini di produrre risorse localmente e di godere tutti i servizi "anche nei momenti di reclusione”. 

La nuova smart city, come annunciato dal presidente cinese, Xi Jinping, rappresenta "un nuovo standard nell'era post-Covid" da applicare anche in altri Paesi del mondo. Sarà un progetto della    Guallart Architects, con sede a Barcellona, un azienda selezionata tramite un concorso per la progettazione  di Xiong'an: una nuova area urbana a circa 130 chilometri a sud-ovest di Pechino, con un alto tasso di digitalizzazione e di innovazione. La selezione è avvenuta proprio nei mesi in cui i dipendenti di Guallart Architects erano ancora in isolamento in Spagna. "Non possiamo continuare a progettare città ed edifici come se nulla fosse accaduto", ha dichiarato Vicente Guallart, fondatore dell'azienda spagnola, raccontando come il lockdown abbia influenzato il progetto dell’azienda. “La nostra proposta nasce dalla necessità di fornire soluzioni alle varie crisi in atto, al fine di creare una nuova vita urbana basata sulla bioeconomia circolare", ha aggiunto.

Guallart Architects

"Volevamo fare un manifesto di quelle cose che pensavamo fossero importanti durante il lockdown e in futuro", ha precisato Guallart. “Se le case consentiranno il telelavoro e la teleistruzione, avranno spazi flessibili su grandi terrazze e vi si potrà coltivare del cibo sui tetti o stampare oggetti per uso quotidiano, saremo più preparati per le crisi del futuro".