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14 Settembre 2020

Paola uccisa dal fratello per il suo grande amore gay con Ciro

Morte Paola Gaglione, il compagno: "Mi è stato tolto l'amore più grande". Paola uccisa per la sua relazione con Ciro, lui è trans la famiglia non accettava la storia d'amore

È morta uccisa dal fratello dopo un inseguimento in scooter Paola. Lei che stava vivendo la sua storia d' amore   con Ciro e che la famiglia non accettava. I genitori di Paola: "Nostro figlio non ha speronato la sorella" il dramma di una famiglia e un amore spezzato. Una lettera, quella di Ciro per la sua Paola emozionante e dolce: 

"Amore mio, oggi sono esattamente tre anni di noi, 3 anni. A prenderci e lasciarsi in continuazione, avevo la mia vita come tu avevi la tua. ma non abbiamo mai smesso di amarci. Dopo tre anni ti stavo vivendo ma la vita mi ha tolto l’amore mio più grande la mia piccola. Non posso accettarlo perché Dio non mi ha chiamato a me? Perché proprio a te amore mio. Non riesco più a immaginare la mia vita senza te. Non ci riesco. Non riesco più a dormire penso a te 24 su 24 amore mio, mi manchi, mi manchi tantissimo. Eri l’unica per me, l’unica che mi amava veramente. Non posso accettarlo ancora.. non ci riesco. Mi mancano le tue carezze.. mi manca quanto mi svegliavi la mattina a darmi fastidio. Mi manca tutto di te., non ho mai smesso di amarti dal primo giorno che ti ho vista.., Ti amerò sempre piccola mia".

Con questa lettera, Ciro Migliore, 22 anni, trans, abbraccia il suo amore Maria Paola Gaglione. La storia tra i due giovani non era stata accettata dalla famiglia della ragazza, tanto da arrivare a questo devastante epilogo.  

Nella notte tra giovedì e venerdì Maria Paola e Ciro fuggono in scooter inseguiti dal fratello della ragazza, da Caivano in direzione Acerra. Ad un certo punto, in via degli Etruschi ad Acerra, il 30enne aveva speronato lo scooter della sorella.   La 20enne centra una pompa agricola sommersa che le ha reciso la gola e muore sul colpo. Mentre Ciro, il compagno, ha riportato una brutta frattura al braccio, che è stata poi ridotta sotto i ferri in ospedale. 

Il dolore della madre di Ciro e le sue parole che fanno riflettere, che urlano ancora amore e anche rabbia: "I figli si accettano come sono, non si uccidono, vergognati. Mia figlia pure ha combattuto tra la vita e la morte. Tu come dici che hai fatto i sacrifici per i tuoi figli se eri un'altra mamma tutto questo nn lo facevi accadere". Il messaggio  della madre di Ciro è diretto alla famiglia di Maria Paola e in particolare alla madre e al figlio Michele. "I figli si accettano come sono, nn si uccidono. Paola deve riposare in pace".

Michele Gaglione è accusato di aver provocato volontariamente la caduta della coppia. Ai militari dell'arma che lo hanno interrogato si sarebbe giustificato con questi termini: "Ho fatto una stronzata, non volevo uccidere nessuno, ma dare una lezione a mia sorella e a quella là che ha infettato mia sorella". Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. Il 30enne è stato anche difeso dai propri familiari: "Michele era uscito a convincere la sorella Maria Paola a rientrare a casa ma non l'ha speronata, è stato un incidente".