Si chiama Nash lo speciale progetto nato a Genova che ha come obiettivo quello di cercare cani smarriti con l’aiuto di altri cani.
Nata inizialmente per cercare Nash, una cagnetta smarrita, l’iniziativa, senza scopo di lucro, addestra veri e propri cani detective e forma volontari per rendere sempre più estesa una pratica che ha già permesso di ritrovare decine di animali.
Susanna Austoni, l’ideatrice, spiega che il progetto si basa sul binomio cane-proprietario: entrambi seguono una preparazione per diventare esperti nella ricerca dei cani smarriti. Durante la formazione, il rapporto uomo-animale riveste il ruolo principale, si rafforza la relazione e si lavora sull’autodeterminazione dell’animale. Il progetto è diffuso in diverse regioni d’Italia, quelle con più volontari sono Emilia Romagna, Veneto e Toscana ed è molto attivo in città come Genova e Torino.
Tra le storie di ritrovamento, c’è quella di Pepe, scappato dopo che l’auto su cui viaggiava aveva subito un incidente a Torino. Grazia e Spartacus, che hanno un centro cinofilo e fanno parte del progetto Nash, hanno ritrovato Pepe dopo essersi messi sulle sue tracce. I cani da ritrovare sono molti e i volontari sono sempre in aumento, per questo ci sono continui nuovi corsi di preparazione con l’obiettivo di potenziare sempre più la rete di volontari e di cani detective.