News

13 Settembre 2020

«Abbiamo fatto la storia», Anna Foglietta apre così le premiazioni a Venezia

Festival di Venezia 2020, la premiazione: da Favino a Kirby, ecco i vincitori

Il Leone d'Oro della 77esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia va al film «Nomadland» di Chloé Zhao. Coppa Volpi a Pierfrancesco Favino per «Padrenostro» e a Vanessa Kirby per «Piece of a woman». Premio alla Miglior Sceneggiatura della sezione Orizzonti a Pietro Castellitto per «I Predatori». Ecco tutti i vincitori

«Abbiamo fatto la storia», apre così il suo discorso la madrina di questa speciale edizione, Anna Foglietta. E' emozionata, dolce Anna mentre apre la cerimonia di premiazione  della 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.  Il pubblico la guarda, con sguardo sorridente mentre la bocca è coperta dalla mascherina e il distanziamento viene rispettato:   «Dobbiamo brindare al coraggio di chi ci ha creduto dall’inizio alla fine, di voi che avete visto i film oggi giorno, delle centinaia di ragazzi e di ragazze che si sono ritrovate grazie al cinema. Adesso è tutto ciò che avremo». Mariangela Gualtieri, legge la sua poesia   9 marzo 2020, e  Diodato regala altre emozioni  mentre canta live Adesso, Venezia 77 chiude la Mostra più strana della sua esistenza. La Mostra è stata fatta è ripartita anche senza i mostri sacri americani in sicurezza.

Vanessa Kirby Coppa Volpi

A vincere il Leone D’Oro è il film Nomadland di Chloé Zhao, il film con protagonista Frances McDormand che era già dato per favorito alla vigilia. Il messaggio di ringraziamento da parte della regista e dell’attrice arriva via video, con l’invito di «incontrarci presto tutti per strada». Non un invito casuale, visto che la pellicola parla di una donna, Fren, che dopo la perdita del lavoro e del marito decide di mettersi alla guida di un furgone e di vivere una vita da nomade nelle terre dell’ovest americano.

Mostra del Cinema di Venezia 2020, i vincitori: Coppa Volpi a Piefrancesco  Favino. Leone d'oro a Nomadland - Il Fatto Quotidiano

 

L’Italia, però, batte grazie a Pierfrancesco Favino che ritira la Coppa Volpi come miglior attore per il film Padrenostro, del quale è anche produttore. «Mi avete fatto la più grande sorpresa della mia vita» dice prima di tirare fuori il bigliettino dal taschino. «Un grande maestro diceva che quando si gira un film è come se nascesse una stella. E noi viviamo su quella stella per mesi, per poi lasciarla andare per farla posare sugli schermi perché qualcun altro possa vederla. Dedico questo premio a tutte le stelle che nasceranno, ai milioni di schermi che le accoglieranno, al brillare degli occhi nel buio». La Coppa Volpi per il miglior ruolo femminile è, invece, di Vanessa Kirby, resa popolare grazie alle prime due stagioni di The Crown e premiata a Venezia per il film Pieces of a woman. Il suo discorso di ringraziamento è quello più lungo: l’attrice approfitta del suo momento sul palco per dedicare il riconoscimento a «tutte le madri che hanno subito un aborto spontaneo, perché la loro storia non è mai stata raccontata e vorrei che questo film potesse sostenere un dialogo tra le famiglie e le donne che hanno subito questa perdita».

 

Mentre il Leone d’Argento alla Miglior Regia va a Kiyoshi Kurosawa per Spy no tsuma, il Gran Premio della Giuria a Nuovo Orden di Michel Franco e la Miglior Sceneggiatura a Chaitanya Tamhane per The Disciple, l’Italia esulta anche per Pietro Castellitto, che ritira il premio alla Miglior Sceneggiatura per il suo primo film da regista, I predatori, in gara nella sezione Orizzonti. «Solo gli infami e i traditori sono bravi con i ringraziamenti – scherza con emozione -. Ringrazio la mia famiglia, che mi ha insegnato a essere fiero di me stesso, e dedico il premio a tutti quelli che non la pensano come me perché è solo legittimandoli che troveremo degli nuovi simboli in grado di reinventare la modernità». Tra gli altri premi di Orizzonti sono da segnalare il Leone d’oro del Futuro-Luigi De Laurentiis, dedicato ai registi esordienti, alla regista portoghese Anna Rocha de Sousa per il film Listen, che vince anche il Premio Speciale della Giuria presieduta da Claire Denis – «Grazie che per non aver mollato con questo festival, dedicato a tutte le famiglie che attraversano momenti difficili» dice emozionatissima dal palco -, la Miglior Regia che va a Lav Diaz per il film Lahi, Hayop (Genus Pan) dalle Filippine, e il Miglior Film che va a Dashte Kmamoush (The Wasteland) di Ahmad Bahrami. I miglior attori di Orizzonti sono, infine, Khansa Batma per il film Zanka Contact e Yahya Mahayni per il film The man who sold his skin. Il prossimo appuntamento con la Mostra del Cinema di Venezia viene lanciato, dalla presidente di giuria Cate Blanchett e dalla madrina Anna Foglietta, il prossimo anno, dal primo all’11 settembre 2021. Con la speranza di un ritorno sempre più forte alla normalità.

 Mostra del Cinema di Venezia 2020, un'edizione macchiata dal verdetto di  Blanchett - Corriere.it