News

12 Settembre 2020

Architettura in cantina ecco quali sono le più belle in Sardegna

Vino e architettura, tra le e 30 cantine di design più belle d’Italia ci sono anche due giovani sarde: la cantina Su Entu e Mesa

Candida, minimalista e inaspettata, Mesa sorge sulla cima dei pendii che degradano dolcemente verso la Valle di Porto Pino. Emerge dal verde della macchia mediterranea e dei vigneti, da dove osserva con compiacimento il territorio che la circonda e il frutto dell’opera dei vignaioli, ed è guardata con stupore e meraviglia da quanti possono scorgerla anche in lontananza.

Il portale e la facciata ricreano le suggestioni delle etichette dei vini Mesa. Dietro le alte pareti esterne, un immenso spazio su tre piani, contemporaneo e funzionale, ospita uva e vino curati con particolare riguardo e seguiti a vista nel loro percorso di trasformazione attraverso luminose vetrate.

Cantina Vetrata

 

Le uve raccolte e accuratamente selezionate a mano vengono diraspate sul piano più alto della cantina e lasciate precipitare direttamente nei tini al piano sottostante, dove il mosto inizierà la sua trasformazione. Il vino viene quindi trasferito nel luogo più intimo della cantina dove botti in legno e cemento lo accolgono per l'affinamento, parecchi metri al di sotto del livello del terreno. La stessa invisibile energia che ha arricchito la vigna, ora custodisce gelosamente il suo frutto.

Le bottiglie tonde, paciose e severe allo stesso tempo, prendono la loro forma dalla sagoma delle donne sarde quando indossano il loro costume tradizionale. Sacre figure di una Sardegna arcaica. “Su mucadore”, l’ampio scialle di lana nera che riveste le loro spalle, non è solo un mantello, ma un profondo stato d’animo. “Sa fardetta”, la tunica di tela indiana nera che le ricopre, un avvolgente abbraccio. Identiche una dall’altra, sono l’emblema di mistero femminino, amore materno e bontà allo stato puro. I motivi delle etichette sono invece ispirati agli antichi arazzi sardi, creati da un’arte silenziosa e lenta che decanta nel tempo, come il vino. In Mesa, la forma e il contenuto sono una cosa sola. Candida e minimalista, la cantina Mesa sorge nel cuore del Sulcis Iglesiente, in Sardegna. Un edificio di tre piani immerso in 78 ettari di vigne che riporta sulla sua superficie i motivi stilizzati dei tappeti sardi (gli stessi che si ritrovano nelle etichette dei vini), trasformando la facciata in un arazzo visibile da lontano. Il nome "Mesa", che in sardo come in spagnolo significa “tavola”, rappresenta l'idea alla base della sua nascita: un luogo di convivio, di semplicità e di amore nei confronti dell'isola

Il sito della cantina Mesa

“La cantina è stata progettata per accogliere i visitatori e guidarli in un viaggio attraverso la genesi dei nostri vini, i sapori e le tradizioni della nostra terra.
Chi sceglierà di farci visita potrà godere di un’esperienza che appaga tutti i sensi.”,  si legge nel sito. Due architetti  ampliato la cantina Su'entu esistente nelle campagne del Medio Campidano, in Sardegna, aggiungendovi un nuovo edificio a pianta quadrata con una corte centrale. Gli spazi funzionalmente seguono il processo di vinificazione, ma allo stesso tempo aprono lo sguardo sul territorio. Dall’esterno Su'entu sembra un cubo di pietra e intonaco bianco, ma le “bucature” sono aperte sul paesaggio circostante

Queste distese dolci, dal terreno aspro ma incredibilmente ricco, hanno sempre nutrito la gente del posto e sono sempre state votate alla produzione.

Qui Salvatore Pilloni ha scelto di realizzare il suo sogno e, quando nel 2009 sono state piantate le prime vigne, la vita è tornata ancora più rigogliosa di un tempo: la fauna ha ripopolato il paesaggio e oggi, in una natura più viva che mai, sorge la cantina. L’azienda si trova a pochi chilometri da Sanluri, nelle località Nuraghe Pusceddu e Nuraghe Cuccuru is Bingias, e si sviluppa per 80 ettari di superficie di cui attualmente 32 coltivati a vite, secondo un’agricoltura sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale.  La cantina è l’ampliamento dell’antica costruzione. Oggi, la sua struttura, progettata da due giovani e talentuosi architetti, è il risultato di una perfetta fusione tra un luogo di produzione e un’ambiente pensato per l’accoglienza in ogni suo spazio. Chi visita la cantina viene costantemente immerso nella nostra attività quotidiana, nelle nostre suggestioni e nel nostro ambiente.
Tutto qui è stato pensato per vivere un percorso di conoscenza, di condivisione e piacere.”

Il sito della cantina Su'entu