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28 Agosto 2020

La vignetta contro la Sardegna del Corriere della Sera indigna

A causa dei contagi i giornali come il Corriere della Sera bersagliano la Sardegna che non ci sta

Questi giorni la Sardegna sembra essere bersagliata da insulti. Non importa se a lanciare sassate e battute al vetriolo sia un ex tronista o un influencer, ma diventa molto fastidioso se a farlo sono   titoli sempre poco edificanti di tanti giornali nazionali; La Sardegna non ci sta e questa volta si indigna davanti alla vignetta satirica del Corriere della Sera dove si vede il Presidente della Regione Christian Solinas ritratto con indosso gli abiti tradizionali usati dai pastori sardi e ovviamente con le immancabili pecore e dice:   "Son venuti dal Continente e hanno compromesso l'immunità di gregge" .  L'accostamento sardi-pecore, ormai lanciata anche da Pandora qualche settimana fa con il suo nuovo Charme risulta sempre più banale. Le reazioni non si sono fatte aspettare da parte del popolo sardo.

La reazione dal mondo della politica non si è fatta attendere come quella del capogruppo della Lega in consiglio regionale Dario Giagoni, che annuncia una querela contro il quotidiano. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, ironizza sul cognome del direttore del giornale, Luciano Fontana, citando Cossiga: "Se, in quanto sardo, mi accostano ai pastori o alle pecore, non mi offendo. Anzi, per me è un onore. Per questo la stupida e poco originale vignetta del Corriere della Sera non scalfisce il mio orgoglio. Tuttavia, vorrei fare una considerazione, affidandola alle parole del compianto Francesco Cossiga. Premetto che il direttore del Corriere della Sera si chiama Fontana. Cossiga rispose in questo modo ad un politico che tirava fuori i soliti cliché sulla Sardegna: “'Purtroppo non sono barbaricino -disse il senatore a vita- i miei avi erano pastori, probabilmente hanno anche rubato pecore. La mia famiglia -insisté- ha l'onore di annoverare per se forse ladri di pecore, ma anche l'onore del Risorgimento. Data la pesantezza dei suoi giudizi -aggiunse Cossiga rivolto a Pera- nella tradizione italiana il nome di cose inanimate si da' solitamente a coloro che sono di incerte origini... Lascio quindi derivare quale fosse il mestiere dei suoi avi''. Il direttore del Corriere si chiama Fontana, ma io non mi permetterei mai di discutere sulle sue origini".