News

5 Agosto 2020

Beirut, il giorno dopo l'inferno è ancora più reale

Il Ministro della salute avvisa: "Aria tossica, lasciare la città" Sono almeno 100 i morti e 4mila i feriti

A causare le esplosioni nel magazzino dove erano stipate 2.700 tonnellate di nitrato d'ammonio non si sa cosa sia stato. Il nitrato d’ammonio è “buono” e “utile” per realizzare i fertilizzanti. Ma diventa “cattivo” quando è mescolato con altre sostanze. Ed ancora più letale – dicono gli esperti – se entra in contatto con carburanti.  La sostanza era stata sequestrata da un mercantile nel 2014 

  

Il day after di Beirut, la città devastata dopo le esplosioni

Il ministro libanese della salute  Hamad Hasan ha consigliato a chiunque possa di andare via da Beirut a causa dell' aria tossica.  Il bilancio fino ad ora, dopo le esplosioni è di  quasi cento morti e 4.000 feriti, media locali parlano anche di centinaia di dispersi sotto le macerie.  Hasan - citato dai media locali - ha affermato che i materiali pericolosi sprigionatisi nell'aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali. 

Il day after di Beirut, la città devastata dopo le esplosioni

Sono almeno tre, secondo l'emittente Al Jazeera, gli ospedali distrutti dalle esplosioni avvenute nel porto di Beirut, in Libano.  La Francia ha annunciato l'invio di un distaccamento di sicurezza civile e "diverse tonnellate di materiale sanitario".  "Medici di emergenza raggiungeranno inoltre Beirut il prima possibile per rafforzare gli ospedali. La Francia è già impegnata", ha aggiunto il capo dello Stato. Macron aveva assicurato al suo omologo libanese Michel Aoun il sostegno della Francia e aveva annunciato la consegna di "aiuti e risorse francesi" a Beirut. 

Appello del premier per aiuti: ""Stiamo assistendo a una vera catastrofe" - Il primo ministro libanese Hassan Diab, in un breve discorso televisivo, ha fatto appello a tutti i Paesi per chiedere aiuto dopo le esplosioni al porto. "Stiamo assistendo a una vera catastrofe", ha detto, ribadendo la promessa che i responsabili pagheranno, senza però commentare la causa di quanto successo