Erano gli anni della lotta contro la mafia. Morirono due grandi giudici Borsellino e Falcone e con loro gli agenti della scorta. 28 anni fa la strage di via d' Amelio a Palermo, era una calda giornata e quella mattina il Giudice Paolo Borsellino con la sua scorta veniva accompagnato a casa della madre. Un boatto e poi l'inferno. Persero la vita il giudice e gli agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.
Emanuela aveva solo 24 anni, era partita dalla Sardegna, da Sestu per fare il suo lavoro, quello dei suoi sogni, l'agente di polizia che l'aveva portata al delicatissimo compito di fare da scorta a quello che era uno dei giudici più combattivi con Giovanni Falcone contro "cosa nostra" contro "la mafia". Emanuela doveva fare la maestra ma nel 1989 era entrata in polizia dopo aver frequentato il 119esimo corso presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste. Due anni dopo l'arrivo a Palermo e poi piantonamenti a Villa Pajno a casa di Sergio Mattarella, poi ancora la scorta alla senatrice Pina Maisano (vedova di Libero Grassi) e il piantonamento del boss Francesco Madonia. Dopo la strage di Capaci del giugno 1992 dove morirono Giuseppe Falcone e la sua scorta, Manuela entrò nella scorta di Paolo Borsellino.
Oggi è stato presentato un murale di Davide Pillittu proprio dedicato a questa giovane e coraggiosa donna che resta nel cuore degli italiani e dei sardi. Stamattina oltre al murale è stata commemorata in cimitero dalla sua Sestu che le ha dedicato ancora prima il ponte. Ancora la sorella Claudia Loi, si batte ogni giorno in nome di Manuela
La presentazione del murale dedicato a Manuela Loi <3
Posted by Sostenitori Della Polizia di Stato on Sunday, July 19, 2020