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17 Luglio 2020

Sardegna, la vacanza si fa in vigna

Il Movimento Turismo del Vino Sardegna rilancia l’enoturismo dell’isola: tante le attività tra i filari, all’aperto e in cantina per vivere una vacanza diversa

Sedute di yoga, trekking, lezioni di cucina e tour in Segway tra i vigneti: queste alcune delle esperienze in programma nelle 21 cantine del Movimento Turismo del Vino Sardegna, che fanno squadra per proporre una vacanza diversa e ideale in questa estate particolare.

Una Sardegna alternativa, fatta non solo di mare, ma di natura, cultura, buon cibo e ovviamente buon vino. Così il turismo enologico si trasforma per esaltare il forte legame tra il mondo di bacco e il territorio e far ripartire un settore fortemente colpito dall’emergenza sanitaria. 

Le aziende vinicole trasformano la loro offerta legandosi al turismo e all’accoglienza, rivedono gli spazi e i vigneti diventano location per degustazioni, attività all’aria aperta, passeggiate alla scoperta dei beni locali. Dal nord al sud dell’isola le cantine si candidano a mete di viaggio ideale per chi cerca una vacanza diversa e sicura, che sia per un weekend, una giornata o solo qualche ora all’aria aperta.

E così da Argiolas, nelle campagne di Serdiana, il vino si abbina a lezioni di Power Yoga, Spartan System e Pilates. Dopo ogni attività ci si concede un aperitivo con i vini della cantina e le sfiziose creazioni dello chef Alessandro Taras ispirate alle tre discipline.  
Sempre a Serdiana, a pochi chilometri da Cagliari, Audarya propone trekking tra i filari, aperitivi al tramonto con prodotti tipici e degustazioni guidate a cura della sommelier Cristina Mamusa. 

Tenute Pili, a Soleminis, organizza attività rivolte a enoappassionati alla ricerca del benessere psicofisico: Yoga in vigna, percorsi di rilassamento sonoro accompagnati dal suono di campane Tibetane e percorsi di meditazione immersi nel verde. A seguire un aperitivo con i vini della cantina abbinati ai prodotti del territorio.
A Ussamaranna, nel sud dell’isola, la Cantina Lilliu porta i suoi visitatori alla scoperta del territorio con itinerari di degustazione ed enogastronomici sulle colline della Marmilla, tra gli antichi altipiani di Sa Jara Manna e Sa Jara Pittica.

Da  Su’Entu, al confine sud della Marmilla con il Campidano, si ammira il tramonto degustando i vini della cantina abbinati alle creazioni di chef ospiti. 

 

A Gergei, a pochi chilometri da Barumini, la Cantina Olianas offre esperienze di trekking nell’oasi Biointegrale® di Oliana alla scoperta delle diverse “radicazioni” della vitis vinifera. Il percorso si conclude in cantina con l’assaggio dei vini dell’azienda.

Presso la Cantina Berritta, a Dorgali, si organizzano degustazioni tra i vigneti accompagnati dal produttore e aperitivi immersi in paesaggi naturalistici unici come la Valle di Oddoene.

La Cantina Nuraghe Cabrioni, nel territorio della Romangia (Sorso), propone diverse wine experience come l’AperiYoga, per nutrire corpo, spirito e palato, passeggiate a cavallo tra le vigne e degustazioni sensoriali.

Poderi Parpinello, a pochi chilometri dal litorale nord-ovest della Sardegna (tra Sassari e Alghero) propone visite guidate tra i vigneti alla scoperta delle famose querce secolari della zona, degustazioni in cantina e relax all’aria aperta.

Sempre ad Alghero Sella&Mosca apre le sue porte per assaggi guidati. La proprietà si estende per 650 ettari, in una piana soleggiata e accarezzata dal vento di maestrale, immersa in un parco botanico circondato da oltre 550 ettari di vigneto

Nelle Tenute Olbios, in Gallura, è possibile invece fare un picnic in vigna o rilassarsi con una lezione di yoga al bordo del laghetto della proprietà per poi deliziare i sensi con un calice di Vermentino, frutta fresca, formaggi, confetture, miele bio e fiori edibili.

Ancora in Gallura, poco distante dalla Costa Smeralda, Surrau organizza visite in cantina, nei luoghi della vinificazione e dell’affinamento, e degustazioni accompagnate dai prodotti tipici della zona, come salumi, formaggi e pane carasau.

Tutte le attività sono solo su prenotazione e organizzate nel rispetto del protocollo del Movimento Turismo del Vino. Utilizzo di dispositivi per la protezione personale (mascherine), igiene frequente delle mani, divieto dello scambio delle postazioni assegnate e di condivisone di vino e cibi: queste sono solo alcune delle norme studiate per una visita sicura e una vacanza serena in vigna.

Le cantine del Movimento Turismo del Vino Sardegna sono: Argiolas, Audarya, Cantina Antonella Corda, Cantine Aru, Cantina Berritta, Cantine di Dolianova, Cantina di Dorgali, Cantina Lilliu, Cantine Su’entu, Contini, Nuraghe Cabrioni, Olianas, Pala, Poderi Parpinello, Sella & Mosca, Tenute Costadoria, Tenuta Muscazega, Tenute Olbios, Tenute Pili, Tenute Soletta e Vigne Surrau.

IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO.

L'Associazione Movimento Turismo del Vino è un ente non profit ed annovera circa 900 fra le più prestigiose cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità. 

Con il suo impegno costante il Movimento Turismo del Vino mira ad accrescere il settore enoturistico nazionale, che rappresenta una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori ed un efficace strumento per la tutela dell’ambiente. Ogni anno il racconto del Movimento Turismo del Vino, oltre a ‘Cantine Aperte’, prosegue con ‘Calici di Stelle’, quando nella notte di San Lorenzo, nelle piazze e nelle cantine italiane, gli enoappassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell’estate, per giungere poi al momento della raccolta, con ‘Cantine Aperte in Vendemmia’, ‘Cantine Aperte a San Martino’ e ‘Cantine Aperte a Natale’.