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15 Luglio 2020

Il vaccino sperimentale anti-Covid sembrerebbe pronto

Inizia la fase finale dei test clinici

Il mondo tira un sospiro di sollievo: finalmente una bella notizia. Infatti, secondo le ultime dichiarazioni dell’azienda statunitense Moderna, da questo 27 luglio inizierà l’ultima fase del vaccino sperimentale contro il Covid-19.  Di fatto, sebbene in Italia la normalità sembri sempre più vicina, come rivelato dai virologi in tutti questi mesi, solo il vaccino è in grado di farci ritornare alla nostra vita prima del virus, fatta di viaggi, feste e incontri con gli amici. Finché questo non ci sarà, niente potrà mai più essere come prima.

Ma dopo l’annuncio dell’azienda americana biotech, la luce in fondo al tunnel sembra sempre più vicina.

A questa fase di test clinici parteciperanno 30mila persone: in 15mila riceveranno metà dose di 100 microgrammi, l’altra metà assumerà una sostanza placebo. Moderna diventa così la prima azienda al mondo a raggiungere questo traguardo.

In un’America da quasi 60mila positivi in 24 ore, la speranza torna ad illuminare il volto dell’l’immunologo Anthony Fauci. “Il vaccino dovrebbe essere pronto entro il prossimo anno”, queste le parole del capo della task force della Casa Bianca. In America, la preoccupazione è tanta. Infatti, come aggiunto proprio da Fauci: “Nei prossimi mesi, a meno che tutti i diversi Paesi non adottino misure di contenimento, dobbiamo aspettarci una diffusione del contagio ancora più vasta”. Stando alle sue parole, “Negli Stati l’epidemia non è sotto controllo (ndr)”, come confermato dalla critica situazione della zona metropolitana di New York, duramente colpita dal virus.

Parole lungimiranti quelle dell’esperto della Casa Bianca che però scivola sul finale: “L’Italia ha avuto sfortuna. È stata colpita in modo molto duro e molto rapido nello stesso tempo. Probabilmente perché c’erano molti lavoratori cinesi nel Nord del Paese. Ma alla fine, considerate le circostanze così difficili, penso che l’Italia abbia fatto un buon lavoro”.

Evidentemente, per la superpotenza americana la diffusione globale del virus è ancora attribuibile solo ai cinesi. Eppure, il paziente zero d’Italia veniva da Codogno, italiano DOC.

@Grazia Enerina Pisano