Durante il lockdown, è stato difficile riempire le giornate senza uscire di casa ma c'è chi rinunciando si è inventato le cose più bizzarre. Noi tutti ci siamo dati alla cucina, ai grandi impasti e lievitati, c'è chi si è dato ai colori, al bricolage ma in una casa di riposo a nord di Londra, il tempo a disposizione senza visite dei parenti e con i dipendenti chiusi spesso h 24 con gli ospiti, è stato speso per reinterpretare le copertine dei dischi più grandi della storia della musica.
Gli operatori della casa di cura Sydmar Lodge hanno così trovato un delizioso passatempo per i pazienti. L'idea è stata di Robert Speker, coordinatore delle attività della casa di cura e le foto sono diventate virali
Impossibile resistere a Vera 93 che fa il “verso” alla copertina di Adele 21. Così come esilerante è il modo in cui Sheila Commons veste i panni di Joe Strummer (The Clash) nella copertina di London Calling.
Martin Steinberg si trasforma invece in Bruce Springsteen. "Born in England", è diventata la celebre "Born In The U.S.A" firmato da The Boss, Mr Bruce Springsteen nel 1984.
Anche gli operatori della struttura si sono cimentati nel progetto diventando i Queen dell'album "Queen II"
"Ho avuto questa idea circa un mese e fa", ha spiegato Robert Speker. "Ho iniziato a scattare foto e scegliere quali residenti avevano una vaga somiglianza con l'artista e da lì è partito il progetto". Speker ha anche ammesso che “l'obiettivo principale era dimostrare che le case di cura non devono essere viste come un ambiente triste, anche durante la pandemia