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15 Luglio 2020

Copertine famose di Dischi trasformate durante il lockdown

A Londra in una casa di cura sono state realizzate durante il lockdown delle copertine iconiche dei dischi

Durante il lockdown, è stato difficile riempire le giornate senza uscire di casa ma c'è chi rinunciando si è inventato le cose più bizzarre. Noi tutti ci siamo dati alla cucina, ai grandi impasti e lievitati, c'è chi si è dato ai colori, al bricolage ma in una casa di riposo a nord di Londra, il tempo a disposizione senza visite dei parenti e con i dipendenti chiusi spesso h 24 con gli ospiti, è stato speso per reinterpretare  le copertine dei dischi più grandi della storia della musica. 

Gli operatori della casa di cura  Sydmar Lodge  hanno così trovato un delizioso passatempo per i pazienti.  L'idea  è stata di Robert Speker, coordinatore delle attività della casa di cura e le foto sono diventate virali

Impossibile resistere a Vera 93 che fa il “verso” alla copertina di Adele 21. Così come esilerante è il modo in cui Sheila Commons veste i panni di Joe Strummer (The Clash) nella copertina di London Calling.


 

Martin Steinberg si trasforma invece in Bruce Springsteen. "Born in England", è diventata la celebre  "Born In The U.S.A" firmato da The  Boss, Mr Bruce Springsteen  nel 1984.

Anche gli operatori della struttura si sono cimentati nel progetto diventando i Queen dell'album "Queen II"


 

"Ho avuto questa idea circa un mese e fa", ha spiegato Robert Speker. "Ho iniziato a scattare foto e scegliere quali residenti avevano una vaga somiglianza con l'artista e da lì è partito il progetto". Speker ha anche ammesso che “l'obiettivo principale era dimostrare che le case di cura non devono essere viste come un ambiente triste, anche durante la pandemia