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13 Luglio 2020

Abbiamo consumato più plastica durante il lockdown

I mari e gli oceani rappresentano una importante fonte di sostentamento per la vita di milioni di persone

C'è un allarme di utilizzo di prodotti monouso che rischia di invogliare i cittadini nell'abbandonare quelle che erano le buone pratiche eco-friendly.

Nei mari e negli oceani presenti l’80% degli esseri viventi

Durante il periodo in cui gli italiani e gli altri cittadini del mondo sono stati costretti a restare lungamente all'interno delle proprie abitazioni per il necessario distanziamento sociale e quindi contrastare il contagio da Coronavirus, c'è stato un certo consumo di materiale plastico che ovviamente finisce per inquinare i nostri mari e nostri oceani.

Una problematica di grande rilevanza soprattutto se si considera che nelle acque del mondo sono presenti circa il 80% delle specie viventi.

Nuove campagne di sensibilizzazione

I mari e gli oceani, insomma, rappresentano non solo una importante fonte di sostentamento per la vita di milioni di persone presenti sul nostro pianeta ma anche una sorgente di ossigeno capace di assicurarne il 50% del necessario.

Tematiche che evidentemente sono state affrontate nel corso della Giornata degli Oceani che si è tenuta durante lo scorso 8 giugno e durante la quale sono state lanciate nuove campagne di sensibilizzazione per quanto riguarda il sempre più allarmante pericolo rappresentato dalla plastica per gli oceani e per i mari.

Durante i mesi del lockdown è aumentato il consumo di bottiglie di plastica

In occasione della Giornata degli oceani è stato anche presentato uno studio piuttosto approfondito che ha permesso di capire il quantitativo di prodotti usa e getta in plastica utilizzati dagli italiani e dalle altre popolazioni durante il periodo di lockdown.

Durante i tre mesi trascorsi costantemente all'interno delle proprie mura domestiche In consumi hanno toccato dei veri e propri punti di picco. In pratica c'è stata la sensazione che l'emergenza sanitaria Imposta dal Coronavirus abbia trascurato quelle che erano le buone pratiche per tutelare l'ambiente.