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8 Luglio 2020

Dopo il lockdown aumento prezzi dai voli aerei al tempo libero

Unione Nazionale Consumatori: aumenti nei voli aerei, tempo libero e parrucchieri dopo il lockdown

Voli aerei, vacanze ma anche parrucchieri e tempo libero. Il post lockdown ha causato alcuni pesanti rincari che Unione Nazionale Consumatori ha voluto analizzare elaborandoli dai dati Istat. I dati in oggetto riguardano i prodotti che durante il mese di giugno hanno subito più aumenti, in un periodo in cui si era appena usciti dal lockdown. 

Gli aumenti più pesanti si sono registrati nei viaggi, soprattutto in quelli nazionali  che sono saliti del 36,4% e del 22,6% su base annua, aumento anche per i treni con una media del 4,5% e i traghetti con il +3,2%. Ma anche spostarsi con la propria macchina è diventato caro: dal carburante al pedaggio fino al parchimetro il tutto aumentato del  l  3,1%. Oltre ai trasporti, altri rincari legati al settore delle vacanze riguardano macchine fotografiche e videocamere, i prezzi sono aumentati del +15,5%, villaggi vacanze, 13,4% in più, giochi e hobby e palestre e piscine nonché pacchetti vacanza internazionali. 

Rincari anche per parrucchieri e centri dedicati alla bellezza.  I prezzi segnalati sono del +1,9% su base annua e del +1,8% i parrucchieri per uomo e +2,3% per donna. Stessa cosa per bar e ristoranti dove l’aumento è stato definito del +1,1%. Parrucchieri, bar, ristoranti, centri estetici e in genere tutti quei commercianti che hanno subito gravi perdite durante il lockdown alla fine della fiera non hanno aumentato i prezzi di molto come si pensava, forse perchè, come ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori “la politica di alzare i prezzi sarebbe stata controproducente e dannosa e si sarebbe tradotta in minori ricavi”.

Alcuni aumenti sono stati segnalati anche per prodotti legati allo smart working, quindi pc, stampanti in genere e oggetti di uso quotidiano. In linea generale ad aver subito i rincari più pesanti sono stati i voli aerei nazionali seguiti da computer e tablet, gioielleria, condizionatori, frutta fresca telefoni fissi, monitor e stampanti, cartucce e spese bancarie.