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22 Giugno 2020

Bambino segregato ad Arzachena: 8 anni di carcere ai genitori e alla zia

Prezioso per la ricostruzione delle sevizie è stato il diario tenuto dal bambino durante la prigionia.

"Scusate se vi disturbo, io sto cercando di chiamare mia zia. Ho bisogno di parlare con lei ma adesso sono chiuso in camera e questo cellulare non ha la scheda, dunque non posso chiamarla" Così il bambino aveva chiesto aiuto ai carabinieri chiamando il 112.  È stato segregato e maltrattato in una villetta ad Arzachena tra il 2018 e il 2019.
Il bimbo, oggi dodicenne, era stato liberato la scorsa estate dai carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, dopo che lui stesso aveva chiesto aiuto per telefono ai militari. Oggi sono stati condannati a otto anni di carcere i genitori e la zia. Questa è la sentenza, secondo quanto riporta l’Ansa, emessa nel primo pomeriggio dal giudice del Tribunale di Tempio. Il giudice ha riconosciuto per lui una provvisionale di 100mila euro e ha anche revocato la patria potestà genitoriale.
Il bimbo veniva sottoposto a torture fisiche e psicologiche che sono state scoperte anche grazie al racconto contenuto nel diario segreto che il piccolo nascondeva nella sua camera. Le punizioni consistevano nella segregazione del piccolo per ore, al buio, senza materasso e con un secchio per fare i bisogni. Gli venivano fatte ascoltare voci preregistrate per spaventarlo, veniva anche picchiato. I genitori erano stati subito arrestati, mentre la zia era finita in carcere alla fine dello scorso anno. Oggi la condanna per tutti e tre.