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18 Giugno 2020

Vasco Rossi celebra le donne da Silvia a Gabry passando per Sally

Vasco Rossi racconta le donne, lo fa nelle sue canzoni e così arrivano i successi del grande Blasco

Vasco canta le donne, le sue donne che sono tre:  le madri dei suoi figli Lorenzo, Davide e Luca.  Avrebbe desiderato una femmina, “certezza dell’amore eterno da parte di una donna”. Cosi’ disse durante un intervista.

Vasco dedica la sua vita e la sua musica alle donne e all’universo femminile. I suoi punti di riferimento sono  mamma Novella, nonna Nerina e Ivana, amica di famiglia. Quasi una zia, per Vasco.

E così arrivano i capolavori del grande Blasco che racconta le donne della sua vita o delle vite di altri, spesso spiate dalla finestra di casa  come la protagonista della sua canzone più famosa,  Albachiara. Inno a un amore semplice, a un sogno di provincia: lei, 13-14 anni, prendeva la corriera sotto casa per andare a scuola. La sua bellezza acerba  e la sua delicatezza  diventano le protagoniste di una storia raccontata e cantata da Vasco in una delle canzoni d’amore italiane  più belle. Diventata maggiorenne la ragazza seppe proprio da Vasco che Alba chiara era dedicata a lei.

«Mah, forse perché sono cresciuto in mezzo alle donne: la mamma, la tata, la zia Edwige. E questo ha sicuramente contribuito ad aumentare la mia sensibilità femminile. Ma, a dire il vero, Albachiara è stata la mia prima canzone provocatoria. Per me l'artista deve essere provocatore, deve provocare le coscienze. Se non lo fa non ha quasi senso la sua esistenza. Vedi allora che Albachiara è una provocazione perché in quei tempi parlare di masturbazione femminile era qualcosa di più di un tabù. Tutte le mie amiche degli anni 70, non era una cosa che ammettevano, neanche le più femministe. Non ne parlavano mai. Quindi figurati metterla in una canzone...».

Ecco lo spunto per  Una canzone per te (“Non te l’aspettavi, eh?”).

Silvia.  Un'altra storia acerba di provincia. Silvia  è  la vicina di casa di Vasco, a Zocca. Lei cosi’ timida e sognatrice, è stata la protagonista di una hit che tutti hanno cantato e amato. Solo anni dopo  la ragazza scoprì di essere Silvia e solo qualche giorno fa su Instagram Vasco ci presenta Silvia "Eccola la Silvia ..fai presto che sono le otto .."

E poi Vasco Rossi canta se stesso. Lo canta (si canta) attraverso le ragazze che “mette in musica”. Come in Jenny è pazza: canzone di ansie, di esaurimento nervoso. Le finestre rimangono chiuse: i libri dell’università sono lì, le fantasie intrappolate nella stanza, non c’è più “tutto il mondo fuori”.

Il filtro è ancora, un’altra volta, un nome di donna. Sally. Ora a Saint-Tropez, su una barca. Si dice, al termine di una serata in discoteca. Poi una donna che si allontana: è la segretaria di un suo amico, quindi amante. Arresa a un amore, a una vita da nascondere sotto l’oscurità della notte, cullata dalle acque del porto. Sally per parlare di Vasco? Sulla copertina del disco, un ringraziamento ad “Ale, per la sentita ispirazione di Sally“.

Vasco canta le donne della sua vita. Gabriella Sturani. Gabri (“Come sei splendida“). Estate dell’80, un locale di Rimini: 13 anni lei, 28 lui. La storia sarebbe iniziata solo nell’83. Lei che entra nel suo camerino: “Adesso non mi scappi“. Due anni d’amore, quindi Lorenzo, secondogenito di Vasco (Davide era nato un paio di mesi prima, da un’altra donna), riconosciuto solo nel 2003, e una storia che finisce.

Infine Laura: l’amore di una vita. Protagonista di una canzone che porta il suo nome. Si sono conosciuti nell’87: lei 17enne, lui con il doppio del suoi anni. Insieme dall’84, un figlio, Luca, nel ’91, e un matrimonio nel 2012. Luca che Vasco il 17 giugno omaggia sempre dal suo profilo instagram con le parole di un padre amorevole:

"Il destino dei genitori è quello: di dire le cose e poi aspettare e soffrire perché lui farà sempre quello che ritiene giusto. Tu ci devi essere quando lui ha bisogno. Ci devi essere e basta. Happy birthday Lukito" 

Donne amate, travolgenti e travolte. Così sono le donne di Vasco Rossi.

Intanto, i successi sotto e lontano dai riflettori continuano: è nota la relazione con Barbara D’Urso a fine anni ’70. Canzoni dedicate a lei? I rumors dicono di sì (ci sarebbe anche un titolo: Brava). Lui smentisce.

Preferiamo muoverci su piani paralleli (e sicuri) e facciamo il nome di Claudia Cardinale: “Vabbé, se proprio te lo devo dire / Fisicamente non sei fatta male / Ma non esageriamo / Non sei la Cardinale”. Appena una citazione.

Ben di più possono “vantare” Ambra Angiolini e le ragazze di Non è la Rai, cui è indirizzata Delusa: “Però quel Boncompagni lì, secondo me…”.

E ancora un’altra donna: Susanna (Marani), una bambina tutta colorata. Un periodo in cui Cupido si sbizzarriva in ogni modo con il cuore di Vasco: 26 anni lui, 16 lei. Il primo incontro, allo Snoopy di Modena, dove Vasco faceva il dj.

Susanna gliela fece ascoltare in macchina. Lei scoppiò a ridere: era proprio così. Molto giovane, troppo giovane, marinava la scuola per seguirlo in radio. Poi, vite che prendono direzioni diverse.

Rimangono l’allegria, la voglia di vivere, la spensieratezza da scrivere sui muri. È il tempo dell’esternazione dell’intimità, dell’esasperazione dei sentimenti.

«Perché io le amo in tutti i loro aspetti le donne. Innanzitutto le rispetto come persone ma amo anche la " femminilità", quella cosa per cui le sento così diverse da me, questo rapporto tra maschio e femmina che si incontrano e che per me è una cosa bellissima».