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9 Giugno 2020

#senzamusica è l'hashtag del mondo dello spettacolo per salvare la musica

#senzamusica è l'hashtag che il mondo dello spettacolo ha lanciato per far sentire la propria voce

Nelle ultime settimane il Governo ha dimostrato in rare occasioni di prendere in considerazione il settore dello spettacolo, accogliendo alcune istanze avanzate e ponendo il cosiddetto "DL Rilancio” come soluzione per la ripartenza. Il settore culturale produce il 16% del PIL e si è visto durante questa emergenza restituire indietro poco più dell’1% delle risorse stanziate.
Sappiamo essere state depositate alla Camera le proposte di emendamento necessarie a far sí che il DL Rilancio non sia di nuovo una legge discriminatoria, ma una reale occasione di ripartenza alle giuste condizioni perché non possiamo ripartire a tutti i costi.

Oggi alla Camera inizia la discussione delle istanze di emendamento al DL Rilancio che saranno discusse e approvate durante i prossimi giorni. La nostra è una richiesta di mobilitazione a tutti i livelli per far sì che la Musica sia nella lista delle priorità del Governo. Non lasciateci #senzamusica è l' hashtag che il mondo dello spettacolo ha lanciato per far sentire la propria voce

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Nelle ultime settimane il governo, in rare occasioni, ha preso in considerazione il settore dello spettacolo, accogliendo alcune istanze e ponendo il Decreto Legge Rilancio come soluzione per la ripartenza. Il settore culturale genera una parte importante del PIL in Italia, ma in queste ultime settimane solo l'1% dei fondi stanziati per la ripartenza è stato dato alla cultura. Alla Camera sono state depositate delle modifiche necessarie per far sì che il DL Rilancio non sia di nuovo una legge discriminatoria, ma una reale occasione di ripartenza, con giuste condizioni. Oggi, proprio alla Camera, inizia la discussione delle istanze di emendamento al DL Rilancio che saranno discusse e approvate nei prossimi giorni. La nostra è una richiesta di mobilitazione a tutti i livelli per far sì che la Musica sia nella lista delle priorità del Governo. Se vi va, condividete! Non lasciateci #senzamusica

Un post condiviso da Pinguini Tattici Nucleari (@pinguini_tattici_nucleari) in data:

La crisi che stiamo vivendo ha visto centinaia di migliaia di artisti, tecnici, imprenditori, professionisti, spazi, agenzie e promoter della musica mobilitarsi al fine di ottenere il riconoscimento legittimo dei propri diritti costituzionali di lavoratori e di operatori del comparto culturale italiano. Questa grande mobilitazione ha di certo messo in evidenza le numerose lacune legislative e i disequilibri che esistono da tempo tra istituzioni granitiche e la dinamica complessità del settore musica che da anni chiede a gran voce di essere ascoltato non solo dentro uno smartphone o sopra un palco, ma anche in Parlamento.

“La vita non è aspettare che passi la tempesta Ma imparare a ballare sotto la pioggia” Gandhi
 

Roma, piazza Montecitorio, 10 giugno Flash mob dalle 9 alle 13
 
 
Dopo 106 giorni di chiusura (e di silenzio) ininterrotta, gli imprenditori dell’intrattenimento riprendono la parola.  Perché di imprese, come tutte le altre, si tratta.  Si tratta di Pil, di gettito fiscale, di affitti, di lavoratori (100.000), di famiglie, di persone.  Che potrebbero riprendere a lavorare con responsabilità, che hanno bisogno di aiuti economici (ma non arrivano). Qui, con la corona dei reietti (senza forse più virus), siamo rimasti solo noi!
 
Mentre la società prende le distanze dalla paura con il metro di una maggiore responsabilità, mentre le strade si popolano e i sorrisi riprendono a sbocciare, seppur coperti da una mascherina, mentre le luci si accendono e dissolvono la nebbia della pandemia rivelando uno scenario di ben più modeste proporzioni ormai conclamato a livello europeo, nelle discoteche e nei locali notturni, nelle sale da ballo rimane il buio.
 
Non possiamo accettarlo.   Noi non siamo la “movida”. Parola usata per esprimere il lato deteriore di un “movimento” finalizzato a divertirsi pare, chissà perché, con una velata inclinazione alla scelleratezza.  Noi siamo IMPRENDITORI. “Imprenditori che hanno stilato protocolli seri, rispettosi delle ordinanze, del vivere civile, della salute pubblica, al fine di riprendere le loro attività -dice Maurizio Pasca, presidente di Silb, l’associazione che raggruppa i locali di intrattenimento- Imprenditori che onorano regole di capienza dagli anni Settanta, che hanno locali strutturati al fine di garantire distanze di un metro, imprenditori che hanno proposto protocolli di sanificazione, tracciamento, sicurezza.  


Imprenditori che hanno creato procedure per la sicurezza di pubblico e lavoratori! E che hanno bisogno di aiuti economici perché sono stati i più colpiti. Chiediamo una data di riapertura in condizioni economicamente sostenibili”. Ballo non è Sballo. Ballo è vita, gioia, positività, energia, bellezza, socialità, amore.  Anche la Sardegna sarà in piazza domani a far sentire la propria voce con i rappresentanti delle organizzazioni sarde.