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8 Giugno 2020

La scuola come Auschwitz: polemiche per il post del consigliere di Borgo San Lorenzo

La scritta dell'ingresso del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau trasformata da il lavoro rende liberi a "La scuola educa alla libertà

La foto, il paragone è forte, è inapropriato e disumano se si pensa alla storia che il campo di sterminio nazista    Auschwitz-Birkenau racconta.  Qua in questo luogo dell' orrore furono uccise dai nazzisti d  circa 1,2 milioni di persone per la sola colpa di essere nati. Ebrei, Sinti, Rom, omosessuali, Testimoni di Geova, disabili, oppositori dei regimi, prigionieri di guerra. La domanda che indigna tutti è appunto una ovvero come  può una persona sana di mente paragonare questo ad una scuola? Come può a maggior ragione farlo un esponente politico che ha grande responsabilità verso il popolo? A questa domanda dovrebbe rispondere Claudio Ticci, un consigliere comunale della Lega di Borgo San Lorenzo, comune nel Fiorentino.  Il consigliere usa un immagine da condannare rendendo il gesto gravissimo! 

 

 

Schule macht frei...

Posted by Marcello Pamio III on Saturday, June 6, 2020

 

 La scritta dell'ingresso del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau trasformata da "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi) a "La scuola educa alla libertà". E poi un'altra frase in tedesco, "Schule macht Frei" accompagnata dalla traduzione in italiano "La scuola Libera". E' l'immagine pubblicata  dal consigliere comunale della Lega,  Claudio Ticci,  che in un post su Facebook   esprime il dissenso sulle misure che il governo potrebbe adottare per il ritorno dei ragazzi in autla da settembre: "La scuola secondo questo Governo... Pd+ 5stelle+ Leu+ Italia Viva # andatevene a casa, # vergognatevi. Il plexiglass ce lo avete al posto dei neuroni o nelle vostre poltrone", il messaggio con cui il consigliere leghista ha accompagnato la foto. 

Forse a scuola, dovrebbe tornarci questo signore visto che la storia o non la conosce o ha bisogno di ripassarla e capirla ma soprattutto tutti noi ci aspettiamo delle scuse nel rispetto della memoria di chi in quei campi è morto.