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3 Giugno 2020

Conferenza stampa Conte

Conferenza stampa Conte

Da oggi apriamo i confini regionali, significa che ci si può spostare da regione a regione senza autocertificazione. Sta funzionando il nostro indirizzo politico di procedere con le aperture progressive. A distanza di un mese in cui abbiamo riaperto i cantieri delle costruzioni e l’intera filiera della manifattura, i numeri sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche, il trend è in costante diminuzione. Colgo un rinnovato entusiasmo, ci siamo inoltrati alla stagione bella, c’è attenzione per questa socialità ritrovata. Ci meritiamo il sorriso, l’allegria. Abbiamo accettato tutti insieme di modificare le nostre radicate abitudini di vita, dico solo: “Facciamo attenzione, utilizzo delle mascherine ove richiesto, e teniamo il distanziamento, il virus non è scomparso”. Oggi anche i turisti europei possono visitare il nostro paese senza sottoporsi a quarantena. In 60 giorni abbiamo stanziato 80 miliardi di euro per aiutare famiglie, lavoratori, imprese, la cassa integrazione per aziende con un solo lavoratore. Le misure sono solo l’inizio di un percorso di rilancio del paese. Dobbiamo  tornare a intervenire con nuove misure. Dovrà essere un nuovo inizio e recupero le parole pronunciate dal presidente Mattarella, dobbiamo agire nel segno della condivisione. La commissione europea ha messo sul tavolo una proposta da 750 miliardi con il recovery found. Stiamo lavorando e abbiamo Iniziato a lavorare su questo piano di rinascita. Incrementare pagamenti elettronici, dobbiamo lavorare all’innovazione e rendere alla portata di tutti la banda larga. Dobbiamo rendere strutturali il piano industriale, rilanciare gli investimenti pubblici e privati, dovremo accompagnare le nostre imprese verso una decisa vigorosa transizione. Dobbiamo puntare forte per il diritto allo studio, andremo a bandire nuovi posti per i ricercatori, dobbiamo investire di più nelle tecnologie digitali e nella scuola. Progetti di riforma, disegni di legge e delega che sono già nelle commissioni competenti del parlamento. Se i progetti verranno approvati si potranno subito attuare le riforme. Dovremo lavorare al meglio per sostenere le imprese e le persone che sono ai margini del circuito lavorativo, un progetto di paese molto impegnativo. La somma che l’Europa metterà a disposizione non potrà essere considerato un tesoretto ma una risorsa da mettere a disposizione dell‘intero paese. Intendo convocare a palazzo Chigi al più presto tutti gli attori del sistema Italia: parti sociali, menti brillanti. La fase della negoziazione europea non si è conclusa ed è stata molto dura, la fase di elaborazione e messa a punto di un progetto davvero utile è ancora più dura perché richiede coraggio e lungimiranza. Faremo di tutto realizzando progetti piccoli e grandi. Oggi è partito il Freccia Rossa per la prima volta da Torino a Reggio Calabria, le nostre infrastrutture hanno ancora un lungo percorso da realizzare.