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28 Maggio 2020

Passaporto sanitario Sardegna e Sicilia: Boccia è incostituzionale

Pinne, mascherine ma non il passaporto sanitario nelle valigie dei turisti che arrivano in Sardegna e Sicilia

Christian Solinas ha puntato e punta al passaporto sanitario per l'isola che attesti la negatività al Covid-19 da chiedere ai turisti che decideranno di trascorrere le ferie in Sardegna. E' dello stess avviso il Presidente dell' isola vicina, la Sicilia infatti anche Nello Musumeci ha pensato alla stessa soluzione per casa sua ma  la fattibilità del progetto appare alquanto improbabile se non impossibile per varie ragioni. A cominciare dai profili di incostituzionalità sollevati dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: «Rileggete l'articolo 120 della Costituzione -   Una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone».

 

Il difficile tentativo del passaporto sanitario

Solinas vuole che il Governo consenta a tutti i cittadini di potersi sottoporre al test in laboratori pubblici o privati, o nelle farmacie prima di partire per la Sardegna. La riapertura progressiva dei voli - sempre che il Mit non opti per un rinvio - è prevista a partire da martedì 3 giugno e per venerdì Solinas si aspetta che Roma si pronunci durante una Conferenza Stato-Regioni. La risposta sarà pero quasi sicuramente negativa. Già il viceministro della Salute Sileri ha definito «impraticabile» la via del passaporto, e lo stesso ha fatto la commissione tecnico-scientifica nazionale. Il nodo principale è lo strumento per attestare la negatività al Covid: l’unico possibile è quello dei tamponi, visto che i test sierologici come ha ammesso lo stesso Solinas in una intervista al Sole 24 ore non sono al momento attendibili. Ma i tamponi gestiti oggi solo dalle Asl e di cui già c’è carenza, non possono essere impiegati per testare i turisti, visto che sono cruciali per scovare i nuovi positivi e tutti i loro contatti in questa Fase due.

Il piano b della Sardegna 
E quindi? la Sardegna ha già pronto il piano b, sicuraente quello più fattibile e probabile: l'autocertificazione da compilare prima di atterrare in Sardegna abbinata a una app da scaricare - su base volontaria - per la geolocalizzazione durante la permanenza. Anche in questo caso non mancano i dubbi. Il capogruppo dei progressisti in Consiglio regionale, Francesco Agus, ha già fatto notare che «ai sensi del decreto del presidente della Repubblica 445/2000 non è possibile autocertificare una condizione di salute». In Sicilia dove il governatore Musumeci non sembra più molto convinto della fattibilità del passaporto sanitario è stato deciso che l’isola riaprirà ai turisti solo dal 7 giugno, così avrà più giorni a disposizione per verificare l’andamento dei contagi.

(Fonte il Sole 24 Ore)