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26 Maggio 2020

Su Netflix arriva “Curon”: la serie italiana ambientata nel paesino sommerso

Il 10 giugno arriva Curon su Netflix. Una serie italiana ambientata in un paesino sommerso dell’Alto Adige, un dramma soprannaturale.

Sulle montagne dell'Alto Adige c’è un paesino che si chiama Curon Venosta, un comune di 2.500 abitanti ai confini tra Svizzera ed Austria in provincia di Bolzano, nei pressi del Passo Resia. Un paesino noto in particolar modo per il suo campanile romanico del 1355, oggi sommerso, che sbuca dal lago di Resia. Il paesaggio da cartolina, un po’ spettrale, di questo luogo ospita oggi un dramma soprannaturale, un viaggio tra leggenda e realtà, in arrivo il 10 giugno su Netflix. È qui perciò che è stata girata e ambientata la nuova serie italiana che prende nome appunto dal paese, Curon, prodotta da Indian Production. I sette episodi, diretti da Fabio Mollo e Lyda Patitucci e scritti da Ezio Abbate, che per Netflix aveva lavorato alla sceneggiatura di Suburra, arriveranno sulla piattaforma il 10 giugno e saranno disponibili in tutti i paesi in cui è attivo il servizio.

L’atmosfera misteriosa di questo scorcio della Val Venosta si colora di leggende, alcuni reali ed altri no, e si mischiano con la serie per creare un mix perfetto.

Così quel poco che resta visibile del campanile sommerso di quel paesino diventa simbolo di tutto ciò che è sommerso: tutto quello che conosciamo nasconde sotto la sua superficie inquietanti verità.

La storia parla di Anna nata a Curon, nella Val Venosta, dove ora decide di tornare con i due figli adolescenti, Mario e Daria, gemelli. Curon sembra un paese tranquillo, finché Anna non scompare misteriosamente. I due ragazzi si trovano così a dover affrontare un viaggio inquietante che svelerà gli oscuri segreti di quel luogo a prima vista così quieto e sicuro.

Le ricerche li portano a conoscere e scoprire un lato della loro famiglia che non avevano mai visto prima, faccia a faccia con un passato da cui forse ci si può sottrarre. È a sé stessi che è impossibile sfuggire.

A muoversi tra gli scenari suggestivi di Curon ci sarà Valeria Bilello, che torna su Netflix dopo Sens8 nei panni di Anna, la madre scomparsa. Nel ruolo dei due gemelli invece troviamo Federico Russo (Mauro) e Margherita Morchio (Daria), mentre Luca Lionello interpreterà il misterioso Thomas. Nel cast troviamo anche, nei panni di Klara, Anna Ferzetti, candidata quest’anno ai David di Donatello come Miglior attrice non protagonista, mentre la giovane Juju Di Domenico sarà Miki.

Il campanile romanico che spunta dalla superficie delle azzurre acque diventa il simbolo della serie e del paesino stesso, dando una certa atmosfera da favola.

Eppure la storia dietro questo spettacolo ha poco di fiabesco e il campanile è ciò che resta del vecchio paese di Curon Venosta, sommerso per far posto a un bacino artificiale. Il progetto della diga che avrebbe dovuto unire i due laghi della provincia di Bolzano, quello di Resia e quello di Curon, fu abbandonato più volte. Ripresa l’opera nel 1939, tutto fu nuovamente interrotto a causa dell’avvento della Seconda guerra mondiale e i lavori furono completati solo nel 1950, quando le acque del nuovo bacino ricoprirono i resti di Curon, in parte rasa al suolo e poi ricostruita più a monte. Oggi del vecchio abitato rimane solo il campanile del XIV secolo e si dice che in alcune giornate sia ancora possibile sentir suonare le sue campane, rimosse poco prima dell’apertura della diga.

@Laura Pace