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25 Maggio 2020

Sardegna: riaprono le palestre ma è caos rimborsi

Codacons: i cittadini iscritti ai centri sportivi hanno diritto a rimborso per 76 giorni di chiusura

Riaprono oggi anche in Sardegna palestre, piscine e centri sportivi, ma è caos sui rimborsi spettanti agli utenti. A denunciarlo è il Codacons, che ricorda come il Decreto Rilancio varato dal Governo preveda un indennizzo in favore degli utenti per i giorni di chiusura degli impianti.

L’attività di palestre, piscine e centri sportivi è stata sospesa per effetto del Dpcm del Governo firmato dal Premier Conte lo scorso 9 marzo, e potrà riprendere solo a partire da oggi – spiega il Codacons – Questo ha comportato 76 giorni complessivi di chiusura degli impianti, e il diritto degli utenti al rimborso parziale degli abbonamenti. Lo stesso Decreto Rilancio, all’articolo 216 comma 4, prevede in capo ai gestori degli impianti sportivi l’obbligo di rimborsare i propri clienti per la chiusura degli esercizi, anche attraverso voucher di pari valore, utilizzabile entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione dell’attività sportiva.

Le palestre della regione, però, si sono mosse in ordine sparso: molte strutture hanno deciso di indennizzare i propri iscritti allungando il periodo di validità degli abbonamenti, altre hanno offerto corsi e lezioni via web; tutte opzioni facoltative che possono essere scelte dal consumatore come forma di indennizzo, ma che non escludono la possibilità degli utenti di chiedere e ottenere i rimborsi qualora non intendano avvalersi di tali offerte.

Proprio per aiutare i cittadini della Sardegna a far valere i propri diritti e ottenere il rimborso previsto dalla legge, il Codacons ha attivato uno specifico servizio di assistenza telefonica, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17 al numero 89349966, dove un team di legali fornirà spiegazioni in merito alla richiesta di indennizzi.

 

In Italia sono 161mila i posti di lavoro garantiti da palestre, centri wellness, centri estetici e negozi di articoli sportivi che con la Fase 2 stanno riaprendo pur con le limitazioni anti coronavirus. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop), su dati Camera di commercio di Milano Lodi e Monza Brianza, La riapertura di palestre, centri benessere ed estetici rappresenta una fase molto delicata sia sul fronte della sicurezza che su quello della ripresa economica considerato che il comparto benessere – spiega Uecoop - è in forte espansione nei posti di lavoro a livello nazionale con Milano a quota 19mila, Roma con più di 12.500 e Monza e Brianza con oltre 10mila addetti, con servizi offerti da cooperative su più livelli: dallo sport dilettantistico alla ginnastica posturale, dalla riabilitazione alla ginnastica tonificante Negli ultimi dieci anni la crescita delle realtà del comparto è stata 16,7% a livello nazionale trainata da – sottolinea Uecoop - un’attenzione sempre maggiore verso il benessere e la salute. Nonostante questo però – evidenzia Uecoop su dati Istat – in Italia il numero delle persone in sovrappeso o obese ha raggiunto i 23 milioni per gli adulti (46% del totale) e 1,7 milioni per la fascia d’età tra i 6 i 17 anni con quasi 1 adolescente su 5 (17,9%) che non fa sport o qualche altra attività fisica. Una situazione aggravata dal periodo di lockdown anche per chi prima dell’emergenza coronavirus non ha mai avuto problemi di eccesso di peso. Per questo – conclude Uecoop – è necessario incentivare comportamenti salutari, dentro e fuori casa, che vanno da una dieta equilibrata a una maggiore attenzione al movimento quotidiano nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anti contagio.