“Se va avanti così rischiamo di non poter aprire i confini tra regioni” a pronunciarsi il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.
Nell’intervista rilasciata a La Stampa parla delle scene di assembramenti nel primo week-end post lochdown, dopo i mesi di isolamento per l’emergenza coronavirus dice: “Capisco i giovani, ma non possiamo annullare gli sforzi: alla fine della settimana il governo valuterà in base al numero dei contagi. E per lo 'sblocco' della mobilità tra regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve”.
“Era prevedibile che dopo due mesi di Paese chiuso, la gente uscisse e si mettesse, non solo metaforicamente, a correre” dice Boccia “cosa ben diversa sono gli assembramenti di alcune movide”, tanto più che “coloro che trasgrediscono le regole di convivenza, tradiscono i sacrifici che loro stessi hanno fatto”.
Infine, conclude: "Che senso ha bruciare tutto per una notte da movida?", si chiede il ministro. I dati sanitari però sono buoni, e gli studiosi sono fiduciosi della responsabilità e coscienza di ogni singolo italiano.
@Laura Pace