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21 Maggio 2020

Conte a Montecitorio oggi: "Non è tempo di party e movida, dal 25 maggio al via i test sierologici"

Oggi Conte riferisce in Parlamento: “Il peggio è alle nostre spalle grazie ai sacrifici dei cittadini, ma no alla movida dei giovani”.

Pronti test sierologici dal 25 maggio e sì ai viaggi in Italia per riscoprirla. Un invito però alla prudenza nella Fase 2. Sono questi i punti fondamentali che il Presidente Conte ha toccato quest’oggi a Montecitorio. Chiede agli italiani di continuare ad evitare movida e assembramenti rischiosi. Ma incita dall’altra ad una ripresa economica del Paese, duramente provato dalla crisi provocata dal coronavirus.

Vari i perni dell'informativa sulla Fase2 del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Parlamento, che ha parlato prima alla Camera e poi al Senato quest’oggi 21 maggio. Una informativa urgente dopo il lockdown che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto oggi nell'Aula della Camera: "Mi rivolgo a tutti e in particolar modo ai giovani: non è ancora il tempo dei party e della movida.  È più che mai necessario rispettare le distanze di sicurezza e l'uso delle mascherine. Esporsi al contagio significa esporre al contagio anche i propri cari". ha detto il premier.

"Oggi possiamo dire scelte in fase 1 giuste" "Forse non tutti avrebbero allora assunto decisioni così sofferte suscettibili di incidere su alcuni diritti fondamentali, tuttavia dopo tre mesi esatti dal primo caso possiamo affermare in coscienza di aver compiuto la scelta giusta" sottolinea Conte difendendo le scelte fatte per affrontare l'emergenza. Adesso "è arrivato il momento di riavviare il  motore economico e produttivo, dopo aver superato la fase più acuta  dell'emergenza, ma la sfida" che ci attende "non è meno insidiosa di  quella affrontata all'inizio dell'emergenza".

Italia al primo posto per numero di tamponi/abitanti: "Non confidiamo solo nell'autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici. L'Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti", che sono stati pari "fino a oggi a 3, 17 milioni".

Conte aggiunge: "Siamo in condizione di attraversare la Fase 2 con fiducia e responsabilità" e "l'accurato piano nazionale di monitoraggio ci consente di avere un quadro dettagliato della curva. Ci permetterà di intervenire con misure restrittive se dovessero generarsi nuovi focolai in specifici territori. Siamo consapevoli che potrebbe aumentare la curva dei contagi, ma lo abbiamo calcolato e lo terremo sotto osservazione. Dobbiamo accettarlo, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino. Altrimenti il tessuto produttivo e sociale sarebbe irrimediabilmente compromesso".

Per le famiglie è stato fatto troppo poco, è vero, ammette il presidente: "Devo  riconoscerlo in quest'Aula: troppo poco è stato fatto per le  famiglie, complice anche un quadro di finanza pubblica che  continua a manifestarsi complesso a causa anche della  pluralità di interventi necessaria a contenere i costi  socioeconomici del Covid-19" ha ammesso Conte. "Dobbiamo proseguire il lavoro già avviato in vista del  Family act, coordinato dalla ministra Bonetti, che ci potrà permettere di potenziare ulteriormente le misure economiche a  sostegno della famiglia e della natalità".  Dal 25 maggio invece partiranno i test sierologici volontari: "Lunedì 25 maggio partiranno test gratuiti su un campione di 150 mila cittadini per finalità di ricerca scientifica. Siamo consapevoli che occorre uno sforzo e abbiamo mobilitato volontari e personale su base regionale" ha annunciato il premier.

L'appello: "Fate le vacanze in Italia"

Conte poi ha rivolto un appello a tutti i suoi cittadini: "Quest'estate fate le vacanze in Italia: scopriamo le bellezze che ancora non conosciamo, e torniamo a godere di quelle che conosciamo. È il modo migliore per aiutare la nostra economia". In merito ha evidenziato la necessità di ulteriori interventi nel settore turistico: "Siamo consapevoli che il settore del turismo richiede ulteriori interventi che ci riserviamo di attivare non appena sarà definito il piano di finanziamenti alla ripresa in sede europea". Anche il "il sistema bancario può e deve fare di più, in particolare per accelerare le procedure dei prestiti".

@Laura Pace