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17 Maggio 2020

Diodato all' Eurovion 2020 fa sognare ed emoziona con una delicatezza che incanta

Un emozionante Diodato dall' Arena di Verona avvolta da un "silenzio innaturale"

Si chiama "Europe Shine a light" lo show che sostituisce l’edizione 2020 dell’Eurovision Song Contest cancellato per la pandemia da Coronavirus.

Tutti i partecipanti di questa edizione cantano da remoto ma insieme «Shine a light». Un’edizione  senza precedenti (causa Covid-19) che si ripeterà non in questo modo, ma speriamo live e senza limitazioni e distanze il prossimo anno sempre a Rotterdam. Gli altri paesi si presentano con scenografie basiche e poi arriva lui il vincitore di Sanremo Diodato, che canta  Rumore con un  “non lo posso sopportare questo silenzio innaturale” urlando tutte le sue emozioni in un Arena di Verona deserta.

Il pensiero di Diodato è per Ezio Bosso:   «Mi spiace non essere riuscito a incontrarlo, pochissimi nella storia della musica sono riusciti a trasmettere così tanta gioia passione e consapevolezza nel fare musica, un grandissimo che ricorderemo per sempre». Poi, parlando di questo momento storico di emergenza sanitaria legata al Coronavirus: «Stiamo provando quello con cui tarantini convivono: scegliere tra lavoro e salute. Spero che questo momento che stiamo attraversando porti davvero a un cambiamento radicale».

Un esibizione da brividi quella di Diodato in un arena di Verona deserta, con luci appena accennate e un passo leggero accompagnato da  una melodia che fa rumore e tocca delicatamente i cuori, con la stessa graffiante delicatezza della sua voce. Con Diodato c'era l' Italia, c'eravamo tutti noi in questo momento così doloroso e surreale che stiamo vivendo.

Un edizione strana, senza vincitori ma per noi un vincitore c'è e si chiama Diodato. Abbiamo visto frammenti delle canzoni dei  41 cantanti che avrebbero dovuto gareggiare, ed esibizioni di cantanti legati al tradizionale Eurovision e ancora video che celebrano un Europa ferita nella morsa del Covid-19

Diodato ha avuto un momento speciale dove ha raccontato come il brano è diventato simbolo della Pandemia in Italia. Ha reso omaggio al grande Domenico Modugno interpretando  una delle canzoni più belle al mondo e orgoglio italiano "Nel blu dipinto di blu”, in gara nel 1958 a Eurovision.