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16 Maggio 2020

Trasporti in Sardegna cosa cambia in questa fase 2

Trasporti in Sardegna ne abbiamo parlato nel nostro programma "Ripartiamo Insieme"

E’ bastato avere le prime certezze sulle riaperture di porti e aeroporti per avere nuove incertezze, in questo caso relative al passaporto sanitario che dovrebbe certificare la buona salute dei passeggeri.

Con ordine:

dal 18 maggio potranno prendere quota i voli privati, dal 1 giugno riparte la continuità territoriale per Roma e Milano, il 15 giugno via libera a tutti i voli nazionali e dal 25 giugno si aprono le frontiere nazionali per i voli dall’estero. In tutto questo non si sa ancora come verranno fatti i test sierologici che permetteranno di capire se un paziente ha contratto il corona virus o meno. Ai nostri microfoni durante la trasmissione Ripartiamo Insieme, il presidente della commissione trasporti in consiglio regionale Giuseppe Talanas ha confermato l’impegno del presidente Solinas e dell’assessore Todde nelle interlocuzioni con porti e aeroporti ma i nodi sono tanti. Oltre alle modalità di rilascio del passaporto sanitario, non si sa ancora se il test andrà fatto alla partenza o all’arrivo in Sardegna, c’è un problema di spazi all’interno degli aeroporti che non permette di svolgere questi test all’interno, il rischio è quello di avere una tensostruttura all’esterno come un pre triage messo in piedi davanti agli ospedali. Inoltre gli aeroporti sardi chiedono uniformità anche nei criteri di distanziamento all’interno degli aerei soprattutto quando si potrà volare in tutto il mondo. Intanto a bordo delle navi Moby e Tirrenia il medico di bordo sarà affiancato dall’assistente sanitario per facilitare la gestione di test e di possibili casi da mettere in quarantena, un misura in mare che però trova nel porto le stesse incertezze sollevate dagli aeroporti. A terra la situazione sembra andare meglio, Il Ctm di Cagliari e l’ Atp di Sassari hanno previsto e adottato un protocollo di distanziamento, sanificazione e disinfezione per mezzi, passeggeri e autisti. “Sono rari i casi in cui i passeggeri non rispettano le regole” ha affermato il vicedirettore generale del Ctm Useli mentre a Sassari con i posti ridotti e un servizio al 60% “Sono stati previsti dei mezzi di supporto in caso di grande affluenza che potrebbe essere anche causa di assembramenti nei pressi di pensiline e paline” ha detto il presidente Atp Depperu ai nostri microfoni. Stessa situazione per l’Arst che ha escluso la vendita di biglietti a bordo e incentivato l’utilizzo dell’app per rendere più facile e rapido l’accesso al servizio. Una flotta di 300 bus attualmente in servizio al 60% che nelle prossime settimane potrebbe essere messa al servizio del turismo continuando a garantire gli spostamenti in tutta la Sardegna mentre per le linee estive si attende la definizione della domanda, sicuramente diversa rispetto agli anni precedenti. Sollecitato da un nostro ascoltatore, l’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu ha parlato anche del rinnovo della flotta che ora ha un’età media di 12 anni e che nei prossimi mesi arriverà ad una media di 5, tra le più “giovani” d’Europa. Spazio anche alle automobili, i taxi che secondo il presidente del Silt, Gianni Bosso hanno avuto un crollo del 90% in termini di corse e fatturato chiedono misure straordinarie accompagnate alla ripartenza: “Solo se ripartono navi e aerei, i pullman, il turismo e il lavoro tornano a pieno regime sarà possibile per noi salvarci sa questa crisi”  Infine il car sharing con la testimonianza di Benedetta Sanjust, direttore generale di Playcar che durante la trasmissione Ripartiamo Insieme andata in onda venerdi 15 maggio sul tema dei trasporti ha parlato della fiducia degli utenti nei confronti di un mezzo che oggi sembrerebbe più sicuro in termini di distanziamento sociale rispetto ai mezzi pubblici. Anche per le auto in condivisione è prevista una procedura di sanificazione e dispositivi individuali si sicurezza a bordo e il servizio pur avendo avuto una battuta d’arresto nella fase 1 ha comunque continuato ad essere utilizzato: “In questo momento tutti i servizi di sharing mobilty vanno potenziati per evitare che le persone pensino di tornare all’auto di proprietà” ha concluso Sanjust. Per ora però sono previsti incentivi solo per l’acquisto di biciclette e monopattini, si attendono quindi buoni di mobilità per agevolare l’utilizzo del car sharing. In attesa del ministero, Playcar ha previsto abbonamenti scontati per incentivare la ripartenza di tutte le 105 auto a disposizione.  

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@Moreno Pisano