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14 Maggio 2020

Decreto Rilancio: le misure per il mondo della musica

Tra le misure previste anche i voucher emessi per gli show cancellati: saranno validi per 18 mesi.

Il Decreto Rilancio presentato ieri sera dal Presidente Conte presenta varie misure anche per il settore della musica. Nello specifico per aziende e lavoratori dello spettacolo saranno applicabili altre misure di carattere generale contenute nel decreto, tra cui l’indennizzo a fondo perduto per le piccole imprese. Ecco alcune misure previste per il mondo dello spettacolo: 

Voucher per i concerti annullati
Il decreto legge del 17 marzo 2020 prevede che gli organizzatori non rimborsino gli acquirenti di biglietti per i concerti cancellati a causa del Covid-19. A questo problema si sono emessi dei voucher di pari importo al titolo di acquisto validi per concerti dello stesso organizzatore che si tengono nei 12 mesi successivi all’emissione. Il Decreto Rilancio estende tale periodo a 18 mesi.

Aumento dei fondi
I fondi stanziati per sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo a seguito delle misure di contenimento del Covid-19 passano da 130 a 245 milioni per l’anno 2020. È istituito un fondo emergenze di 210 milioni di euro destinato per l’annullamento degli spettacoli di quest’anno. Sarà il Ministero dei beni culturali a stabilire la ripartizione.

Fondo Unico per lo Spettacolo
Il Decreto Rilancio stabilisce una distinzione fra i beneficiari del FUS: da una parte le fondazioni lirico-sinfoniche, dall’altra gli altri soggetti. Gli organismi dello spettacolo dal vivo possono utilizzare le risorse erogate per l’anno 2020 per integrare le misure di sostegno del reddito dei propri dipendenti.

La piattaforma digitale
Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo realizzerà una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e di spettacoli. È quello che il ministro Dario Franceschini ha chiamato “Netflix della cultura”.

Indennità ai lavoratori
Gli iscritti al Fondo lavoratori dello spettacolo avranno una indennità di 600 euro per aprile e per maggio, sempre che non siano dipendenti o in pensione.

@Laura Pace