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10 Maggio 2020

Le maternità nei Beni del FAI

Oggi Il FAI festeggia tutte le mamme dedicando a loro questo piccolo viaggio

Ogni giorno da 45 anni il FAI si prende   cura di uno straordinario patrimonio d'arte e natura, con attenzioni e sollecitudine quasi materna.

In occasione della Festa della Mamma, una dedica che raccoglie la rassegna delle “Maternità” conservate nei Beni FAI

Dagli affreschi antichi alle miniature ottocentesche; dall’arte primitiva alla pittura del Novecento: un filo che lega opere e storie diverse in nome dell’affetto più generoso.

Oggi Il FAI festeggia  tutte le mamme dedicando a loro questo piccolo viaggio nelle collezioni dei Beni del FAI, a cura dell’Ufficio Conservazione.

Presso l'Abbazia di Cerrate possiamo ammirare la Madonna del Popolo, affresco strappato del XVI secolo restaurato dal FAI nel 2017.

Una nicchia adiacente al Salone baronale del Castello della Manta ospita l’affresco del XV secolo della Madonna che allatta Gesù Bambino, denominata Madonna del latte

Tra le opere d'arte di Villa Necchi Campiglio a Milano c'è una miniatura di Jean-Baptiste Isabey, del 1810, dalla Collezione de' Micheli. Grazie a un'iscrizione sul verso sappiamo che raffigura la regina Hortense con in braccio il figlio, Napoleone III.

Giuseppe Panza scriveva che "la ricerca di purezza originaria della classicità è appartenuta a tutte le culture": ritroviamo il tema della maternità anche in una scultura d'arte primitiva in terracotta della sua Collezione, proveniente dal Mali.

Torniamo a Villa Necchi Campiglio per un'opera di Mario Sironi del 1929, La famiglia del pastore. Il dipinto fa parte della Collezione di 45 capolavori del Novecento donati al FAI da Claudia Gian Ferrari, gallerista e storica dell’arte milanese.