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8 Maggio 2020

Perché le videochiamate da quarantena ci stancano?

Gli psicologi e scienziati hanno coniato una nuova definizione per descrivere lo stress da videochiamata ovvero “Zoom fatigue”.

Negli ultimi tempi, a causa della quarantena legata al coronavirus, stiamo usando molto di più le videochat sia per lavoro che per tenerci in contatto con familiari e amici. Un modo per sentirci vicini alle persone che amiamo e sono lontane. Ma questa nuova abitudine è molto più stancante di quanto pensassimo. Perché si, le videochiamate assorbono la nostra energia e stancano il cervello. La spiegazione c’è e a fornirla sono stati vari psicologi e scienziati che hanno coniato una nuova definizione, quella di “Zoom fatigue”, riferendosi in particolare a Zoom, uno dei tanti servizi che offrono videochiamate di gruppo.

A differenza della comunicazione in presenza, faccia a faccia, le conversazioni virtuali non permettono di accedere a una componente fondamentale, quella del linguaggio non verbale. Si finisce così per prestare troppa attenzione alle parole. Durante una conversazione di persona, il cervello si concentra solo in parte sulle parole pronunciate, traendo un significato aggiuntivo anche dai segnali non verbali, come i gesti, il tono di voce, la posizione del corpo.

A occuparsene in particolare sono stati Gianpiero Petriglieri, professore associato di Insead, che esplora l’apprendimento e lo sviluppo sostenibile sul posto di lavoro, e Marissa Shuffler, professore associato della Clemson University, che studia il benessere sul posto di lavoro e l’efficacia del lavoro di squadra.

Secondo i due esperti, partecipare a una videochiamata richiede più attenzione di una conversazione a faccia a faccia perché dobbiamo lavorare di più per elaborare segnali non verbali come le espressioni facciali, il tono della voce e il linguaggio del corpo. Prestando maggiore attenzione a tali aspetti, consumiamo molta energia e ci stanchiamo di più.

Il silenzio “virtuale” inoltre crea disagio nei partecipanti. Un altro fattore di stress riguarda il fatto che quando si partecipa a una videoconferenza, tutti ci guardano. È un po’ come stare su un palcoscenico e inconsapevolmente arriva la pressione sociale. Entrambi gli esperti suggeriscono di limitare le videochiamate a quelle necessarie.

@Laura Pace