News

8 Maggio 2020

Notte prima degli esami: tutti ammessi agli esami, ecco cosa si devono aspettare i maturandi

Ecco come si sta organizzando il Governo e la Ministra dell' istruzione per gli esami di stato che portano alla maturità

Tutto pronto per la prova d' esame e la maturità dei ragazzi dell' ultimo anno. Gli esami sono fissati per il 17 giugno e si dovrà affrontare solo l' orale davanti alla commissione formata da sei docenti. Il voto non cambia infatti il massimo è sempre di  100/100

In molti Paesi Europei i ragazzi sono tornati a scuola adottando le misure di sicurezza mentre in Italia si continua con l' insegnamento a distanza. 

Conseguentemente al lockdown da coronavirus quest'anno gli studenti sono stati tutti ammessi all' esame di maturità   rispetto a una normale media del 96%. A prevederlo è un'ordinanza del ministero dell'Istruzione, che stabilisce come i crediti di accesso e il voto finale debbano poi essere basati sul percorso scolastico reale degli studenti: il credito del triennio finale potrà valere fino a 60 punti, anziché 40 come di norma.

Gli esami avranno inizio il 17 giugno alle 8:30: per quest'anno è previsto il solo colloquio orale, al quale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta dunque 100/100. Si potrà ottenere la lode, come avviene ogni anno.  

La Ministra  Ministra Lucia Azzolina riferisce di nuovi dettagli per quanto concerne la prova di Maturità degli studienti.  

L' esame si svolgerà in presenza e la partenza è prevista per il 17 giugno.   L' esame potrà essere fatto in video conferenza solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano.

La durata dell' esame sarà pari ad un ora e le prove saranno: discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo; discussione di un breve testo, oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il V anno; analisi del materiale scelto dalla commissione.
In merito alla riapertura delle scuole, la ministra ha sottolineato l' interesse per una “didattica mista” che integri l’insegnamento tradizionale con quello a distanza. "Rappresenta solo una delle possibili idee allo studio, vagliata e decisa già in altri Paesi europei” - ha detto Lucia Azzolina - “Sono al vaglio del comitato, da me nominato, molteplici soluzioni finalizzate a contemperare diverse esigenze come le varie fasce d'età degli studenti, lo stato delle strutture scolastiche, la specificità delle diverse realtà territoriali oltre, naturalmente, al livello della minaccia di contagi".