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5 Maggio 2020

Vendo Oro: gli italiani in Cerca di Soldi vendono i gioielli della famiglia

Sempre più italiani toccano il propri risparmi per far fronte alle spese e vendono l'oro per recuperare contanti.

In Sardegna le casse integrazioni non sono ancora state versate e i sardi iniziano a soffrire, le banche tardano a concedere i prestiti che lo Stato garantisce e così la mancanza di liquidità fa correre gli italiani e i sardi in cerca di soluzioni veloci al banco dei pegni e negozio vendo oro che sono rimasti aperti in quanto rientrano secondo il Governo nel settore delle attività essenziali  

C sarebbe stato un aumento delle richieste del 30%-50% -  racconta ad  Adnkronos  Rainer Steger, direttore generale di Affide, la più importante società di credito su pegno in Italia: "Al momento abbiamo notato la presenza di nuovi clienti e siamo consapevoli che nelle prossime settimane si possa registrare un incremento della clientela. Siamo consapevoli che in questa fase possa esserci esigenza di liquidità per i cittadini e per questo motivo è stata sospesa la messa in asta di tutte le polizze scadute e non rinnovate nel periodo compreso tra inizio gennaio 2020 e la fine di aprile 2020". 

Stesso trend registrato da ProntoPegno, Monte dei Pegni del gruppo Banca Sistema, come racconta ad Ansa il direttore generale, Giuseppe Gentile: "Purtroppo, la storia si ripete: nel 1478 quando a Padova arrivò la peste, il Monte di Pietà supportò i cittadini mantenendo aperte le proprie attività per consentire la continuità dei pegni. Oggi la nuova peste si chiama Covid-19 e in questa circostanza di difficoltà per il Paese noi rimaniamo aperti e continueremo a fare la nostra parte per supportare le piccole esigenze finanziarie dei cittadini".

Il  direttore Credito su Pegno di Banca Carige, Giovanni Tomatische parla di un "un incremento del 30%-50% di nuove richieste da parte di persone che non avevano mai avuto accesso a questa forma di credito”.

I tempi del pagamento dei propri oggetti in oro sono rapidissimi si tratta di circa quindici minuti per portarsi via un pò di contante 

Nelle file per entrare nei banchi dell' oro ci sono imprenditori, liberi professionisti che il Covid ha messo in ginocchio e che con gli ori di famiglia così come dopo una grande guerra cercano di recuperare un pò di soldi. Ci sono tanti italiani che rinnovano il prestito che avevano già fatto e che non riescono a riscattare  e che sperano in una ripartenza veloce per tornare alla normalità.

 Fino a prima dell' emergenza Covid-19 , erano  124mila gli italiani che si rivolgevano ai banchi di pegno, per un giro di affari di 800-900 milioni di euro di affidamenti, per ottenere un prestito medio di mille euro.

I regali ormai passati di moda o un bracciale o anello lasciato in eredità dalla nonna insomma un tesorretto per le emergenze gli Italiani lo hanno sempre.  Si apre quel portagioie e gli italiani cercano un po' di respiro.  Secondo la ricerca “Gli Italiani, i gioielli e il credito su pegno”, condotta da Doxa per Affide, ogni italiano ha nel cassetto in media 7 oggetti di valore tra gioielli e beni preziosi, per un peso complessivo di circa 64 grammi di oro e un valore teorico di almeno duemila euro. Ma i preziosi usati sono alla fine sempre gli stessi (il 37% indossa meno di 5 preziosi almeno una volta l’anno) così gli articoli ai quali si è meno affezionati  finiscono al  banco dei pegni.