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30 Aprile 2020

Scontro Regione-Governo la Sardegna non riaprirà?

Possibile che la Sardegna non possa riaprire anticipatamente come chiede Solinas scontro tra Boccia e Solinas

Scontro tra Regione e il Governo. Perché se da una parte la Sardegna, insieme ad altre 11 Regioni del centrodestra, sembra intenzionata ad aprire anticipatamente alcune attività che non sono contenute nell’ultimo dpcm Conte, d’altra parte pare che il Governo non sia intenzionato a dare il via libera. Arriva anche un appello di 11 Regioni e 2 Province Autonome al Presidente del Consiglio Conte: alcune Regioni, tra cui la Sardegna, possono riavviare le attività produttive e allentare i vincoli dell’isolamento sociale in totale sicurezza. “Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio - comunica il Presidente Christian Solinas - come Governatori della maggioranza delle Regioni italiane e delle Province Autonome e alla luce dell'incontro odierno col Governo per chiarire, con spirito di collaborazione, la nostra posizione sulla fase 2. Nelle richieste avanzate - sottolinea il Presidente - è possibile ritrovare i punti fondamentali per la ripartenza già illustrati nei giorni scorsi, che hanno trovato ampia condivisione tra tutti i colleghi, nel segno del rispetto delle Autonomie e delle peculiarità territoriali, e dell'esigenza di diversificare le misure in atto”.
Anche in Sardegna - ribadisce il Presidente Solinas - alla luce dei dati è possibile avviare finalmente una ripresa ordinata, prudente ma più rapida, del nostro sistema economico e produttivo, e consentire un graduale ritorno a quella nuova normalità della vita sociale tanto attesa da tutti”. Intanto nell’Isola si delineano timidi segnali verso la fase 2, e dopo gli annunci degli scorsi giorni del presidente Solinas c’è anche chi si sta attrezzando per un’apertura anche se l’attività in questione non è contenuta tra quelle destinate a una riapertura nella fase 2 che inizierà lunedì 4 maggio. 

La Calabria riapre bar e ristoranti con servizio all’aperto
Intanto, la Calabria accelera sulla Fase 2 e da domani, 30 aprile, nella regione sarà «consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto». E' quanto previsto da un'ordinanza per la fase 2 firmata dalla governatrice della Calabria, Jole Santelli. Secondo l'ordinanza, queste stesse attività «possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano le misure minime “anti-contagio” e ferma restando la normativa di settore».

Boccia a Regioni: ordinanze coerenti con decreto o ci sarà diffida
Il ministro per le Autonomie e gli Affari regionali Francesco Boccia, alle Regioni in video-conferenza ha detto: «Propongo un metodo perché le ordinanze regionali siano coerenti con il Dpcm». In pratica, secondo quanto si apprende, se ci saranno ordinanze non coerenti, con allentamento delle misure, il ministro Boccia invierà una lettera indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle. Se questo non dovesse avvenire allora il governo impugnerà l'ordinanza.

In base ai dati dei monitoraggi delle prossime due settimane, ha aggiunto il ministro «si può pensare ad aperture diverse regione per regione». «Tutto dipenderà dal numero dei contagi e dalla tenuta della sanità territoriale. Se l'R0 rimane sotto l'uno si potrà procedere, altrimenti no», il ragionamento fatto. Importante sarà poi la presenza sul territorio dei Covid Hospital e delle strutture per la quarantena dei positivi fuori dal proprio domicilio.

Il ministro ha comunque sottolineato di voler evitare impugnazioni auspicando che si possa andare avanti in un clima di collaborazione magari con un confronto preventivo anche sulle ordinanze.